Vacanze di Natale e Capodanno all’insegna delle leccornie tipiche di Lecce e dintorni

Voglia di relax e dolcezza? Sotto l’albero quest’anno si può mettere una vacanza in Salento fuori stagione: qualche giorno da trascorrere senza pensieri in uno dei territori più golosi d’Italia. I ritmi sono naturalmente quelli di “vacanze di Natale”, sveglia tardi, colazione ricca e giornate da trascorrere con le persone più care. E scegliendo un soggiorno a Villa la Tonnara di Porto Cesareo (Lecce), splendida residenza sulla spiaggia, si può creare la propria vacanza ideale, da passare in coppia, in famiglia o con gli amici grazie alle diverse opzioni che offrono i raffinati appartamenti. In ogni caso il must è lasciarsi coccolare dalle leccornie di pasticceria che per le Festività sembrano moltiplicarsi. Il motivo è semplice: qui, come ovunque, i dolci erano riservati alle occasioni speciali e quindi la tradizione li associa a questo periodo dell’anno in particolare. Raccontando una storia millenaria che parla di commerci con l’Oriente, ingredienti esotici e influenze arabe e bizantine. Golosissimi sono i purceddhruzzi, piccole palline di pasta dolce, fritta fino a diventare croccante, fatte passare nel miele ed infine messe le une sopra le altre completando il tutto con condimenti vari come cannella, pinoli, mandorle, noccioline o altro. Da assaggiare anche i tipici mustazzoli, che sono presenti qui e in Sicilia: sono di derivazione araba e lo prova il fatto che non richiedono lievitazione. Sono “brutti ma buoni”, hanno un cuore di zucchero, farina, mandorle e miele con un rivestimento in glassa al cioccolato. Sempre fritte sono le carteddhrate, strisce croccanti di pasta dolce, intrecciate in varie forme e guarnite con miele, mandorle, pinoli, cannella, granellini di nocciola. L’intreccio vuole simbolicamente riportare alla memoria le fasce in cui fu avvolto Gesù Bambino al tempo della Natività. Passeggiando per le strade di Lecce o Porto Cesareo i profumi provenienti da forni, pasticcerie e case private sono un invito irresistibile, ma la giustificazione è che assaggiare i dolci è un modo per entrare nella cultura del territorio.