Una corretta idratazione può aiutare il processo digestivo
L’acqua è l’elemento fondamentale per favorire la regolare funzione intestinale e aiutare a prevenire la sensazione di pesantezza, gonfiore, bruciore e fitte allo stomaco o difficoltà di digestione, sintomi molto comuni che tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita. I livelli di stress, il ritmo di vita frenetico e la disattenzione alimentare portano spesso ad avere problemi legati alla digestione che possono comunque essere facilmente curati o mitigati con una corretta idratazione.
È confermato da molti studi che l’acqua è fondamentale per l’assorbimento dei nutrienti e per l’eliminazione di scorie indigeribili, ed è altresì necessaria per attivare i meccanismi metabolici che ci aiutano nella regolazione del peso corporeo. È dunque l’elemento essenziale anche e soprattutto per i normali processi fisiologici della digestione e un utile mezzo di prevenzione e cura di molte patologie dell’apparato digerente.
Tra le acque minerali ne esistono alcune che hanno caratteristiche organolettiche in grado di favorire la digestione. Sono particolarmente indicate quelle ricche di bicarbonato, che contrastano l’acidità di stomaco e determinano tempi di permanenza del cibo nello stomaco più ridotti, e quelle ricche di solfato, in grado di stimolare la secrezione di enzimi digestivi da parte di fegato e pancreas.
“Bere acque ricche di bicarbonati e solfati aiuta a favorire la digestione e contrastare l’iperacidità gastrica in periodi di stress – precisa il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – in particolare si consiglia di bere acque con bicarbonati quando si consumano pasti proteici e in generale quando si sfora con un pasto abbondante. Deve, inoltre, essere tenuta in considerazione anche l’acqua gasata che, se sorseggiata durante i pasti, favorisce la dilatazione delle pareti dello stomaco, stimola la secrezione dei succhi gastrici e risulta quindi utile per la digestione, da evitare però per chi soffre di gastrite, perché causa gonfiori e accentua il reflusso gastroesofageo.”