Intimo come sono intime le piccole cose che si ricordano sempre con una sensazione che ogni volta scalda l’anima. Chi trascorre una vacanza al Wellness Refugium & Resort Hotel Alpin Royal ripensa al suono dell’acqua che scorre nei torrenti Aurino e Franckbach, mentre il sole illumina uno dei punti più esposti ai suoi raggi di tutta la valle, su una collina che sembra fatta apposta per accogliere chiunque sia alla ricerca di un rifugio. Dove sorge l’Alpin Royal è una zona protetta. Con il passare del tempo la natura che si ammira non verrà compromessa da nuove costruzioni.

Nel piccolo giardino dedicato agli ospiti, tra i quali le famiglie sono le benvenute, una sauna si integra perfettamente con l’ambiente dichiarando l’amore per questo luogo di chi ogni giorno dà il meglio per regalare esperienze indimenticabili. È il caso di Moreno Andreotti, maestro di sauna che fornisce tutte le indicazioni per una corretta fruizione dell’esperienza. È ad esempio grazie a lui, rapito 13 anni fa dalla bellezza della Valle Aurina, che si impara su quale gradino posizionarsi, quali erbe favoriscono la concentrazione o quale musica arricchisce l’efficacia del rituale.

È lui stesso, dopo aver preparato il sale con olio di mandorle e olio essenziale biologico, ad entrare in sauna e ad assicurarsi che la pelle degli ospiti sia bagnata per rispondere efficacemente al peeling depurativo. Ed è sempre Moreno a guidare il prosieguo dell’itinerario nella doccia e nella sala relax. Per poi continuare nella sauna finlandese e occuparsi delle gettate giocando con i suoni e con le frequenze, combinando il ghiaccio con olio essenziale, lavanda o pino mugo e spiegando i segreti della corretta respirazione, mentre l’asciugamano volteggia e il ghiaccio si scioglie sul fuoco.

Poi c’è Sabrina Innerhofer, anche lei, come Moreno, con il diploma di maestra delle gettate di vapore, che lei pratica con l’aiuto delle campane tibetane. Inoltre Sabrina è esperta di escursioni.

Quella all’interno del nuovo centro benessere – ispirato dalla rivitalizzante natura alpina e caratterizzato dai trattamenti cosmetici selezionati secondo Piroche – è però solo una delle mille esperienze di straordinaria inclusione che coinvolgono anche cani e gatti, ai quali vengono riservate piccole grandi cortesie come un lettino apposito, percorsi dedicati, sacchetti con crocchette e ciotole.

Il legno è il materiale dominante in una struttura caratterizzata dalla formula ¾ a buffet con dolce e salato che conta 50 camere divise in 11 tipologie, da quella romantica con letto a baldacchino e stufa azzurra a quella con la sauna nel bagno, fino alla Suite Garden con salotto e giardino privato, che – nel totale rispetto della privacy – sembra però stabilire una connessione profonda con rose, prato, piscina e opere d’arte esposte all’esterno.

La vista sui masi contadini conferma quella sensazione di vita all’aria aperta che si respira ascoltando Sabrina illustrare le proprietà delle erbe selvatiche e spiegare come le travi e la testiera del lettino di alcune camere siano ricavate dall’autentico legno delle malghe. È un tuffo in un’inedita dimensione agreste tipicamente altoatesina che può essere approfondita con escursioni verso i rifugi, approfittando della pista da slittino dietro l’albergo o noleggiando gratuitamente un’e-bike.

Con la propria vicinanza al museo dei minerali, l’hotel riafferma infine una connessione con la natura e con il territorio che si rafforza grazie a una cucina impegnata a portare nel ristorante e nella stube tirolese specialità e prodotti regionali capaci di riflettere la ricchezza e l’originalità dell’Alto Adige. Sul piatto arrivano così il formaggio della Selva dei Molini, i prodotti caseari del caseificio di Brunico, le uova dell’agriturismo Martinshof a Tures, l’agnello dell’allevamento Hollechnerhof, il pesce di Campo Tures e le erbe squisite del Getzlechenhof.

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