La Tunisia è una terra dalle grandi scoperte e dagli inesauribili tesori. Nella zona Occidentale è l’archeologia a fare da padrona. Tra palme e uliveti si trovano El Kef e Sbeitla, un tempo importanti presidi romani e oggi preziose testimonianze di una storia senza tempo.

Situata nella valle di Wadi Mellègue, El Kef è una cittadina legata all’agricoltura e ad una cultura preistorica magico-religiosa. Studi approfonditi, sostenuti dalla presenza del tempio dedicato a Venere, confermano che El Kef occupa il sito di Sicca Venaria, antica città cartaginese successivamente caduta sotto il dominio romano. Divenuta poi importante roccaforte ottomana, nel 1881 viene presa dai francesi come presidio militare e durante la Seconda Guerra Mondiale viene nominata capitale provvisoria della Tunisia. Oggi, El Kef non solo conserva le antiche vestigia ma è uno strategico snodo commerciale e stradale sulla rotta per l’Algeria. Queste zone sono infatti conosciute per le coltivazioni di grano, allevamento di bestiame e miniere.

Attorno alla fonte di Ras el-Ain, situato tra i due wadi el-Ain e Bin Smida, si trova Le Temple des Eaux – Il Tempio delle Acque – un complesso termale di epoca romana di cui è stata ritrovata solo la metà. Il Tempio, uno dei più imponenti e ben organizzati della Tunisia, è indice del forte sviluppo urbano della città antica. In epoca paleocristiana poi, un’ala del complesso viene trasformata in cappella di cui è rimasta l’abside, alcune tombe ed iconografie. Di fronte al Tempio, nella zona delle case patrizie, si trovano le cisterne la cui acqua proviene dalla sorgente di Ain Soltan.

Ai piedi della moschea di Sidi Ahmed Ghrib ecco la piazza di Ras el-Ain, la grande fonte di Kef che ha permesso alla città di svilupparsi floridamente. Sulla porta della moschea di Sidi Ahmed Ghrib, che dominava la sorgente, era stato esposto l’orologio che indicava i tempi e le quote da distribuire ai vari utenti delle acque della sorgente, in particolare i giardinieri.

A 125 km da El Kef e a 260 km da Tunisi sorge Sbeitla. Situata a 525 m di altitudine, Sbeitla è una cittadina di forte testimonianza storica, in particolare legata alla Roma Antica. Le più antiche tracce di civilizzazione riguardano steli funerarie, megaliti punici e resti della sottomissione del regno dell’imperatore Vespasiano e di suo figlio Tito. Alcune iscrizioni trovate testimoniano l’antico commercio dell’olio, motivo di forte prosperità della città. Dopo l’occupazione dei Vandali e quella dei Bizantini, che ne hanno fatto la loro capitale temporanea spostandola da Cartagine, durante la seconda Guerra Mondiale è territorio di forti scontri tra le truppe americane e l’esercito tedesco.

Il sito è caratterizzato dal complesso del Capitolium, un tempo centro politico, sociale e commerciale della cittadina. I tre templi affiancati, che costituiscono l’ingresso al sito, sono dedicati alla Triade Capitolina – Giove, Giunone e Minerva -; l’ingresso al Foro è invece conosciuto come la Porta di Antonino, con iscrizioni dedicate allo stesso e ai suoi figli Lucio, Vero e Marco Aurelio. Proseguendo, l’Arco Trionfale è l’accesso alle abitazioni, alla città ma anche alle Terme, al teatro e all’anfiteatro che emerge solo parzialmente. Tutto ciò rappresenta solo una parte del patrimonio presente nella zona, in quanto altre aree della città non sono state ancora scavate.

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