Torneo Internazionale “La testa (e le mani) nel pallone”: calcio e beach volley per battere la malattia mentale
La testa e anche le mani nel pallone. Da quest’anno l’VIII Torneo Internazionale – 12° Memorial dott. Antonio Vetrugno “La Testa nel Pallone” raddoppia il suo impegno per battere la malattia mentale: oltre ai classici incontri di calcio a sei, complici le spiagge sabbiose di Lido Marini, ci sarà anche il beach volley. La novità è stata presentata stamane in conferenza stampa, nel Polo Didattico ASL Lecce, dall’Associazione Centri Sportivi Italiani che organizza l’evento, in programma dal 20 al 25 maggio 2019 a Ugento, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Lecce.
L’appuntamento, che taglia il traguardo dei 12 anni di onorata attività, vedrà la partecipazione di 33 squadre composte da circa 450 tra utenti e operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale, Polisportive, Comunità Riabilitative Psichiatriche e Associazioni provenienti da tutta Italia e da alcuni Paesi europei, Inghilterra, Ungheria e Ucraina.
Particolarmente nutrita la “pattuglia” italiana, rappresentata da Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna e Puglia, presente con realtà di Lecce, Taranto, Bari e Brindisi.
L’evento sportivo, è stato sottolineato in conferenza stampa, è il punto culminate del progetto “La Testa nel Pallone”, che utilizza la pratica sportiva quale strumento inusuale per affrontare il problema del disagio psichico, offrendo ai partecipanti la possibilità di rendersi protagonisti di una grande festa di sport, occasione di integrazione e socializzazione, permettendo – al contempo – il potenziamento o il recupero delle capacità fisiche e valorizzando le risorse dei soggetti socialmente deboli andando oltre il lavoro “terapeutico” clinico.
Obiettivo non secondario del progetto, inoltre, è quello di sensibilizzare il contesto sociale circostante rispetto al tema del disagio mentale fornendo la possibilità, a persone altrimenti escluse dai normali circuiti sociali, di praticare uno sport.
Grazie al coinvolgimento non solo degli utenti, ma anche di familiari e volontari, il torneo è così diventato nel tempo un’occasione per creare un circuito di integrazione internazionale attraverso lo scambio di modelli culturali, utilizzando un linguaggio universale come il calcio che, attraverso esperienze e realtà diverse, è capace di accomunare tutte le popolazioni e consente loro di incontrarsi. Come durante la bella esperienza, nel marzo scorso, dei ragazzi del gruppo sportivo del Dipartimento di Salute Mentale, andati in trasferta a Barcellona per partecipare alle giornate sportive organizzate dalla struttura socio-sanitaria del “Parc Sanitari Sant Joan de Dèu”.
Qui in Salento, prima della palla al centro, è in agenda il prologo del 20 maggio con la cerimonia inaugurale, la presentazione delle squadre e la serata di spettacolo e intrattenimento musicale. Nei giorni successivi spazio all’agonismo, con le partite dei tornei di calcetto e beach volley con oltre cento partite complessive, ma anche a momenti ludici e ricreativi, dalla visita in una Cooperativa agricola di Ugento per degustare prodotti tipici salentini, al giro turistico a Galatina e Lecce per ammirare le bellezze del Barocco.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Lecce dr. Serafino De Giorgi, il direttore CSM Lecce dott.ssa Tiziana De Donatis, l’assistente sociale Csm Campi Salentina dott.ssa Antonella Alemanno, il presidente regionale ACSI dott. Gian Piero Guglielmi e il presidente del Comitato Paralimpico Puglia, Giuseppe Pinto.
De Giorgi, in particolare, ha sottolineato che «dietro questo bel progetto c’è tantissimo lavoro». «E’ il culmine – ha aggiunto – di un impegno molto più ampio in tema di riabilitazione, terapia e reinserimento lavorativo che coinvolge tantissimi pazienti e sta producendo grandi risultati in un DSM che, ogni anno, realizza più di centomila prestazioni nei suoi dieci Centri di Salute Mentale, con l’obiettivo di raggiungere una guarigione funzionale secondo i bisogni e le aspettative delle persone».
Un’attività ad ampio spettro, non solo terapia. «Negli anni – ha ricordato la dr.ssa De Donatis – il Dipartimento ha avviato 1057 progetti per tirocini di riabilitazione al lavoro e attualmente presta assistenza ad oltre 680 utenti ospitati nelle comunità residenziali e semi-residenziali, con un forte ricambio, segno che i pazienti entrano ed escono con una certa frequenza. Tutto ciò è finalizzato a favorire il benessere psico-sociale dei pazienti, ma anche a costruire percorsi di vita in cui si sentano pienamente realizzati».
Lo sport è uno di questi, come ha rimarcato Gian Piero Guglielmi: «La Testa nel Pallone è ormai un evento molto atteso, frutto della brillante intuizione del dr. Vetrugno di unire lo sport alla terapia. I ragazzi che vengono qui a Lecce sono fortemente motivati, vogliono partecipare, confrontarsi e divertirsi. Acsi da sempre è impegnata per unire lo sport al territorio, promuovere la socializzazione e questo è il miglior connubio che si possa realizzare».
Per la dr.ssa Alemanno, che ne cura da oltre un decennio l’organizzazione, «il torneo è il fiore all’occhiello di un percorso e di attività che si snodano lungo tutto l’anno. Grazie all’impegno notevole di tante persone, l’evento sportivo è cresciuto costantemente negli anni, nutrendosi della voglia dei ragazzi di creare nuovi rapporti e di fare comunità. Vivono il calcio come tutti, litigano per un rigore, danno tutto in campo e poi gioiscono per un gol, contenti di partecipare ad un grande momento di festa che – ha detto concludendo – quest’anno si arricchirà del torneo di beach volley, utile per coinvolgere anche le donne in una manifestazione davvero senza frontiere nè barriere».
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