Abituare il corpo e la mente a reagire agli impulsi improvvisi che possono verificarsi nella vita di tutti i giorni. Gesti automatici per molte persone, autentici ostacoli per altre, soprattutto chi soffre di demenza, Parkinson, declino cognitivo nelle sue varie declinazioni. Per farlo, Reaxing ha ideato una metodologia innovativa che mette al centro del movimento non i muscoli, ma il cervello.

Accanto alla nuova, omonima metodologia, Reaxing produce macchinari per il training neuroreattivo basati su di una tecnologia proprietaria, certificata da 7 brevetti. Si tratta di treadmill, panche e altre attrezzature che si trovano in centri riabilitativi, strutture mediche ed in palestra ma che hanno una tecnologia innovativa che fornisce, durante il gesto motorio, impulsi sensoriali improvvisi per forzare l’utilizzatore a reagire. I prodotti Reaxing sono in grado di attivare contemporaneamente e in modo molto più efficace il sistema sensoriale e neuromotorio, con migliori risultati fisici, mentali e metabolici. In pratica, la persona che si allena con questi strumenti aumenta la capacità di affrontare gli imprevisti, migliorando le prestazioni e riducendo il rischio di infortuni. Condizioni utili per chi è sano ma soprattutto per chi ha un problema di tipo cognitivo o neurodegenerativo. Il protocollo e i prodotti Reaxing sono pensati infatti per un pubblico vasto e per l’utilizzo nell’ambito del trattamento di patologie neurodegenerative e in ambito fisioterapico. La metodologia e la tecnologia Reaxing consentono di effettuare training di natura propriocettiva, cognitiva e neurofunzionale.

Si basa sul fatto, Illustra il Dott. Marco De Angelis, Professore dell’Università dell’Aquila, Dipartimento Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologie, “che il movimento umano non è un fenomeno solo muscolare ma nasce dall’interazione continua tra il sistema nervoso centrale e quello sensoriale. Il concetto innovativo consiste quindi nel passare dall’allenamento puramente muscolare, con movimenti addirittura guidati, e/o puramente cardiovascolare, con gesti ciclici ripetuti perfettamente identici a sé stessi, all’allenamento neuroreattivo, per migliorare la qualità della vita facendo della prevenzione una macchina del tempo. Questo tipo di allenamento si definisce allenamento neuroreattivo, in quanto comporta uno spostamento del focus della seduta di allenamento dai muscoli all’intero corpo, agente come sistema integrato delle sue varie componenti, considerando tra queste la capacità elaborativa del cervello senso-motorio come fulcro del benessere fisico”.

Come hanno affermato autorevoli clinici, questa metodologia permette di intervenire anche per curare demenze, declino cognitivo, morbo di Parkinson, lesioni cerebrali traumatiche e sclerosi multipla.

Ryan Glatt del Pacific Neuroscience Institute di Los Angeles che utilizza i prodotti Reaxing: “Al Pacific Neuroscience Institute, abbiamo creato la prima “palestra clinica del cervello” per fornire dual-tasking ed exergaming clinico a individui con decadimento cognitivo lieve, demenza, declino cognitivo soggettivo, morbo di Parkinson, lesioni cerebrali traumatiche e sclerosi multipla”.

E Richard S. Katz, presidente California Physical Therapy Association: “In qualità di dottore in fisioterapista e fisiologo dell’esercizio fisico, ho trovato un vuoto nella riabilitazione di coloro che si stanno riprendendo da disturbi sia ortopedici, neurologici e dello sviluppo neurologico. […] Le tecnologie per l’esercizio fisico e la riabilitazione devono replicare le sfide della vita quotidiana che molti individui possono affrontare come imprevedibilità, distrazione, casualità, superfici instabili e spostamento di pesi, al fine di sviluppare le cosiddette abilità aperte. I prodotti Reaxing pongono una domanda più realistica sul corpo e creano un intervento adattivo che si traduce in esperienze del mondo reale”

È l’unico training basato sulla stimolazione improvvisa delle afferenze sensoriali per costringere il sistema nervoso a reagire, migliorando le competenze dinamiche dell’output motorio. Questo metodo stabilisce inequivocabilmente la supremazia dei sensi e del cervello sul movimento, su cui invece tutte le aziende del mondo si sono fino ad ora concentrate. “Reaxing ha dunque invertito il paradigma dei trattamenti riabilitativi e delle metodologie di training, ponendo il cervello al centro del moto – ha spiegato l’AD Romolo Angellotti – per questo le nostre soluzioni sono state scelte da primarie cliniche mediche, centri fisioterapici e riabilitativi, nonché da importanti team di calcio, centri di allenamento professionistico e federazioni olimpiche, nonché da blasonate catene di training”.

Vista l’importante pipeline strategica definita e le grandi opportunità che si prospettano dal mercato di riferimento, la Società – dichiara il Vicepresidente Roberto Frassinelli – “sta valutando di ricorrere al mercato dei capitali per accelerare la propria crescita, mediante quotazione su EGM entro il prossimo mese di aprile”. L’approdo in borsa consentirebbe di raccogliere le risorse necessarie ad accelerare questo percorso di diversificazione.

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