Nell’ambito del progetto di Montagnaterapia del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl CN1, il centro diurno del Centro di Salute Mentale di Mondovì ha organizzato lo scorso 20 dicembre un momento di incontro, presso il Centro Diurno dell’Ospedale Regina Montis Regalis, con i ragazzi appartenenti al gruppo di Montagnaterapia, le famiglie e la sezione CAI di Mondovì.

L’obiettivo della giornata è stato quello di presentare attraverso un filmato le diverse attività svolte dal gruppo nel 2022, anno in cui è iniziata una preziosa collaborazione con il CAI di Mondovì, che ha accompagnato ed economicamente sostenuto il progetto. Numerose le camminate e le esperienze di diverso tipo tra le quali il soggiorno di due giorni svolto nel mese di luglio 2022 presso il Rifugio Garelli, la salita in seggiovia alla Baita Elica di Pontechianale l’arrampicata in palestre attrezzate e su pareti di roccia.

La collaborazione con il CAI, grazie alla guida esperta del volontario Andrea Motta, ha permesso al gruppo di fare dei passi avanti importanti: il livello e l’intensità delle uscite è aumentato permettendo ai singoli partecipanti e al gruppo di vivere la montagna da protagonisti e di raggiungere obiettivi personali e di gruppo importanti, nell’ottica di un miglioramento delle proprie condizioni psico-fisiche. Tra la fine del 2021 e la fine del 2022 le gite svolte insieme al volontario del CAI sono state 26, per un totale di 165 km percorsi e più di 8.000 metri di dislivello.

Il CAI di Mondovì è riuscito ad ottenere, tramite la partecipazione ad un bando, alcuni fondi da indirizzare nello specifico all’attività di montagna terapia. Il presidente della sezione CAI di Mondovì Giorgio Aimo e il Presidente Regionale del CAI hanno manifestato soddisfazione ed entusiasmo per la collaborazione iniziata e la volontà di proseguire il percorso intrapreso insieme in un’ottica di rete e comunità.

Le parole di un paziente del gruppo di montagna terapia esprimono bene il senso dell’esperienza: “montagna terapia significa stare insieme ad altre persone, condividere un’esperienza che può essere un cammino semplice o un cammino anche con più difficoltà, il tutto però mantenendo i propri ritmi: ognuno va con il suo passo, ma si arriva tutti insieme alla meta. Io amo la montagna da sempre, però l’ho sempre frequentata in solitudine, invece frequentarla con altre persone trovo che sia molto più piacevole e alla fine della giornata mi sento molto meglio, mi sento di aver fatto qualcosa che mi ha reso partecipe di un gruppo, di un qualcosa di diverso e di migliore…”

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