Dieci anni fa, nel 2008, l’IFO Regina Elena e l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata si dotavano del sistema da Vinci. Da quel momento la chirurgia robotica entrava nelle sale operatorie, garantendo procedure efficaci, precise e mininvasive.
Proprio per celebrare questo importante traguardo, giovedì 27 settembre alle ore 19.00, presso il Teatro Vascello andrà in scena uno spettacolo teatrale a tema… robotico. Una pièce, “Robot in cerca d’autore”, che racconta parafrasando l’opera pirandelliana il rapporto ancora tutto da costruire tra uomo e tecnologia.
L’opera, nata da un’idea di ab medica e portata in scena magistralmente dal prestigioso Teatro Franco Parenti, torna in scena dopo il suo primo debutto a Milano nel 2016. Oggi, in un altro teatro ma con la stessa direzione, quella della pluripremiata Andrée Ruth Shammah, la compagnia di attori guidata da Corrado Tedeschi interpreterà questa sceneggiatura ironica, intrigante e… piena di sorprese.
“Visto il successo che l’opera aveva riscosso alla sua prima messa in scena, grazie a una bilanciata e inedita commistione di temi, tecnologia robotica e commedia teatrale, il nostro desiderio era proprio quello di farla rivivere confermando l’universalità del suo messaggio, ovvero la difficoltà ma anche la necessità che l’uomo collabori e dialoghi con i robot, presenze ormai imprescindibili nella nostra vita”, spiega Francesca Cerruti, Direttore Marketing e Comunicazione di ab medica.
In un’atmosfera pirandelliana, gli attori stregheranno il pubblico, accompagnandolo in una riflessione che porta alla ribalta, o forse in scena, l’annosa questione del rapporto di odio e amore che lega l’uomo alla macchina. L’artefice che crea il robot, lo potenzia, lo migliora, si riflette in lui ma nell’intimo lo scruta sospettoso, temendo di essere spodestato dalla sua stessa creatura.

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