L’evoluzione del rapporto con gli animali da affezione e le varie forme di beneficio che offrono
Ci fanno compagnia, ci riempiono di affetto e, non ultimo, hanno un’influenza positiva sul nostro benessere psico-fisico: sono gli amici a quattro zampe. Dopo aver affrontato il tema della robotica, l’alimentazione e le fake news, gli animali domestici sono i protagonisti del quarto appuntamento di “Conosciamoci Meglio”, il ciclo d’incontri aperti al pubblico che Bayer in collaborazione con UNAMSI, organizza in occasione dei 120 anni di presenza nella città di Milano.
Nel corso dell’incontro, intitolato “Compagni bestiali. Uomo e animale: la magia di una strana coppia”, è stato affrontato da più punti di vista l’evoluzione del ruolo degli animali domestici nella vita delle persone, con il contributo di numerosi ospiti: Mauro Cervia, medico veterinario di Milano e Presidente di Amoglianimali Onlus; Edoardo Meridiani, Presidente dell’associazione Sailor Dog Aps; le dottoresse Alice Passarini e Michela Riceputi, membre dell’equipe del Centro di Riabilitazione Equestre Sc Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
I relatori, infatti, hanno affrontato i diversi aspetti di quel rapporto di reciproco beneficio che lega uomo e animale; una relazione di valore terapeutico che tutt’oggi porta a nuove evoluzioni anche di carattere normativo che consentono, fra l’altro, di avere vicino a noi gli animali in molteplici situazioni come, ad esempio, la possibilità di giovare della compagnia degli amici a quattro zampe quando siamo in ospedale o quando siamo in ufficio.
“Avere a fianco i propri animali da affezione nella vita e anche in situazioni difficili, come la degenza in ospedale, può rappresentare un supporto al percorso di cura delle persone – afferma Mauro Cervia, medico veterinario di Milano e Presidente di “Amoglianimali Onlus” – Siamo convinti, e abbiamo dimostrato, che consentire ai pazienti di ricevere le visite del proprio amico a quattro zampe abbia un valore terapeutico straordinario, e con la nostra associazione abbiamo realizzato diverse iniziative per sensibilizzare i legislatori regionali a seguire l’esempio della Lombardia, che ha regolamentato i criteri per l’accesso degli animali d’affezione alle strutture sanitarie. Infatti, delle 27 Aziende Socio Sanitarie Lombarde, 16 hanno già deliberato il proprio regolamento interno”.
A fianco della possibilità di giovare della compagnia degli amici animali durante la degenza si è affrontato l’aspetto di relazione e rapporto che nasce quando l’animale è impegnato nel soccorso di persone in difficoltà, come ha raccontato Edoardo Meridiani, Presidente dell’Associazione Sailor Dog APS: “L’attività di salvataggio in acqua crea un legame straordinario tra il cane e il suo conduttore con un obiettivo in comune, quello di salvare vite umane. Il nostro metodo di addestramento punta sulla gioia di lavorare giocando con il proprio cane, creando una sinergia e un feeling utili nel soccorrere una persona in difficoltà. Cani ben educati ed utili nel sociale, come con il salvataggio, sono portatori sani di dedizione e fiducia, elementi fondamentali per un vivere sano e fatto di condivisione. I cani possono essere degli alleati insostituibili e riuscire a trainare fino a quattro persone contemporaneamente e senza smettere di nuotare, anche per un ora consecutiva”.
Oltre al supporto in sizuazioni di difficoltà o pericolo, la serata ha dato spazio al valore terapeutico che gli animali rivestono nella cosiddetta “Pet Therapy” , termine usato per la prima volta nel 1961, quando viene riconosciuta dalla comunità scientifica come “tecnica di intervento terapeutico“, dove l’animale assume il ruolo fondamentale di mediatore emozionale. Ne è un esempio eccellente l’Ospedale Niguarda di Milano che dal 1981 ha attivato il Centro di Riabilitazione Equestre “Vittorio di Capua”, che utilizza proprio la terapia assistita con il cavallo all’interno dei percorsi di riabilitazione di pazienti con problematiche inerenti l’ambito clinico della neuropsichiatria infantile.
“Il cavallo, offre esperienze di percezione del movimento, sensitive – sensoriali, ritmiche. Per natura è un animale sociale, da sempre abituato a vivere in branco. Nel nostro centro, i cavalli, con l’aiuto di un terapista esperto, diventano mediatori nella relazione con i bambini, portando effetti benefici alla loro salute psico-fisica, dando vita ogni volta ad una relazione unica tra paziente e cavallo, bellissima da osservare: il bambino riconosce nel cavallo alcuni aspetti di sé, dando vita ad un legame tangibile.” – spiegano la D.ssa Alice Passarini e la D.ssa Michela Riceputi, membri dell’equipe del Centro di Riabilitazione Equestre SC Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
Il ciclo di incontri “Conosciamoci meglio” sono realizzati da Bayer, con il patrocino del Comune di Milano e in collaborazione con UNAMSI – Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione.
Lascia un commento