Le pareti della Pediatria del Civile di Venezia dipinte dai ragazzi del Liceo Guggenheim
Giovani artisti hanno trasformato la Pediatria dell’Ospedale Civile di Venezia nel mondo fantastico di Peter Pan. Gli spazi del Reparto che ospita i degenti più piccoli, sono stati visitati e presentati, dopo essere stati riempiti di colore e di immagini da una quindicina di studenti del Liceo Artistico Guggenheim di Venezia, coordinati dal professor Maurizio Favaretto.
L’intervento è avvenuto nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro concordato tra Ulss 3 Serenissima, Pediatria e Liceo Guggenheim. L’idea è stata promossa dall’Associazione Papà Renzo onlus, che sostiene le iniziative della Pediatria dell’Ospedale Civile; ha contribuito al lavoro anche l’Associazione Genitori Amici di Domenico Savio.
“Siamo partiti dall’idea – spiegano i giovani artisti – di trovarci all’interno di una nave, con grandi oblò che permettono di guardare il mare intorno e il mondo circostante. Nelle immagini all’interno degli oblò si può scorgere una storia raccontata in sequenza e, pensando ad un tema vicino alla sensibilità di bambini e adolescenti, abbiamo scelto la storia di Peter Pan”.
Lungo il percorso, per rendere più palpabile l’idea di trovarsi su una nave abbiamo i ragazzi del Liceo Guggenheim hanno aggiunto dei salvagenti e delle corde appese al muro; e all’interno dei salvagenti frasi sensibili inducono a delle positive riflessioni. Dopo la grande cascata che induce a fermarsi e a rilassarsi, nella sala giochi si arriva all’”Isola che non c’è”, descritta con suggestiva vegetazione e animali in libertà. Uscendo e ritornando verso l’ingresso, un’ultima parete rappresenta l’affacciarsi sulla sponda di una nave e vedere per un ultima volta l’isola che non c’è e il vascello di Capitan Uncino.
I ragazzi hanno illustrato al Direttore Generale Giuseppe Dal Ben le modalità tecniche utilizzate per decorare il Reparto: “Dopo aver eseguito in classe i disegni a misura reale, li abbiamo ‘bucati’ lungo le linee e riportati in parete con la tecnica dello spolvero. Ci siamo divisi in più squadre per affrontare contemporaneamente più immagini. Abbiamo usato colori acrilici che ben hanno aderito a un fondo di cartongesso sano e asciutto. La tecnica prevedeva sia interventi a tinta piatta che sfumature e finti rilievi pittorici. Alla fine del lavoro abbiamo steso una mano di vernice liquida”.
Ai ragazzi e a chi ha coordinato l’iniziativa è giunto un caloroso ringraziamento da parte del Direttore Generale Giuseppe Dal Ben: “L’Ospedale vive e cresce – ha sottolineato – supportato da tante persone, associazioni e iniziative che contribuiscono a migliorarlo. Il lavoro dei ragazzi del Guggenheim è un regalo grande, l’ennesimo fatto dai cittadini al loro Ospedale, e rappresenta lo spirito di stima e collaborazione che non fa rumore, ma che permea e dà linfa al lavoro quotidiano nei Reparti”.
Tutto l’intervento è stato ispirato e seguito dal Primario, il dottor Maurizio Pitter e dalla Coordinatrice infermieristica: “I ragazzi sono stati attentissimi – sottolineano – a non disturbare troppo la quotidiana attività ospedaliera, a rispettare la tranquillità dei ricoverati e non intralciare il lavoro del personale. Encomiabile, oltre al risultato finale che è davvero bellissimo, anche il modo in cui hanno saputo partecipare tutti, dividendosi, oltre ai compiti ‘artistici’, anche quelli relativi alla successiva pulizia e al riordino”.
Lascia un commento