Considerata un paradiso tropicale circondata dal mare turchese, Aruba ha la fortuna di essere costantemente baciata dal sole, essendo l’isola dei Caraibi con il minor numero di giorni di pioggia. Tuttavia, non sono solo le bianche distese di sabbia bianca a lasciare a bocca aperta, ma anche quello che viene considerato il lato più selvaggio di Aruba: la Costa Nord-Est, un susseguirsi di viste mozzafiato a picco sull’oceano, formazioni rocciose e distese di cactus che si apriranno davanti ai vostri occhi.

Sebbene l’intera isola sia costellata di enormi massi di diorite, i massi di Casibari e le formazioni rocciose di Ayo vantano le collezioni più notevoli. I disegni rupestri degli indiani Arawak decorano le pietre monolitiche di Ayo, a testimonianza della grande importanza che queste rocce avevano per i primi abitanti dell’isola. In entrambi i luoghi è possibile avventurarsi tra i massi percorrendo dei percorsi guidati che vi condurranno nel cuore di questi complessi rocciosi o fin sulla loro cima, per godere di meravigliose viste sul panorama circostante.

La famosa piscina naturale di Aruba è situata all’interno del Parco Nazionale Arikok, a nord-ovest di Dos Playa. Conosciuta in Papiamento, la lingua locale di Aruba, come Conchi, questa piscina a forma di conchiglia è circondata da un’ampia barriera di rocce laviche che la protegge dalle onde rendendola un luogo sicuro dove immergersi e fare il bagno. Gli avventurieri potranno percorrere il sentiero roccioso e a cavallo o in bicicletta, chi invece preferisce non faticare potrà raggiungerla tramite una delle numerose escursioni in Jeep che includono uno stop in questo luogo, vi avvisiamo però che la strada è parecchio dissestata e non adatta e chi soffre il mal d’auto!

Le Dune California sono una riserva naturale protetta situata a Hudishibana, un’area all’estremità nord-occidentale dell’isola. Queste morbide dune di sabbia, che prendono il nome dalla famosa nave naufragata al largo dell’isola a fine 800, offrono uno scenario molto particolare. Inoltre, avventurandosi fino al vecchio faro in pietra si raggiunge uno spettacolare punto di osservazione da cui ammirare le onde che si infrangono lungo la costa rocciosa e il Faro della California che fa la guardia sull’altopiano vicino.

Per migliaia di anni, le onde e i forti venti hanno lentamente scalpellato le scogliere calcaree lungo la costa settentrionale di Aruba, creando diversi ponti naturali. Il più grande e famoso di tutti, un tempo la struttura di questo genere più imponente dei Caraibi, purtroppo è crollato nel 2005 ma è ancora possibile vedere le sue rovine presso la spiaggia di Andicuri, così come ammirare il Baby Bridge, ancora intatto e situato poco distante. Altri splendidi ponti naturali si trovano nella parte meridionale dell’isola, vicino a Black Stone Beach, dove si trova un ponte a tripode unico nel suo genere.

Non possiamo propriamente definirle montagne, ma sicuramente, le due alture principali di Aruba, si faranno notare a partire dal vostro arrivo sull’isola. Con i suoi 188 mt, il “monte” Yamanota è il punto più alto dell’isola ed è situato all’interno del Parco Arikok. L’Hooiberg invece, che in olandese significa “pagliaio”, è la montagna a forma di cono che si erge per 164 mt nel centro di Aruba: gli escursionisti possono salire gli oltre 550 gradini fino alla cima, dove, tra un incontro con una capretta selvatica e l’avvistamento di pappagallini e lucertole, potranno godere di una vista panoramica meravigliosa.

La più visitata tra le numerose piccole grotte calcaree che costellano la costa settentrionale all’interno del Parco nazionale Arikok è la grotta di Guadirikiri, famosa per le esplosioni di luce naturale che sorprendono il visitatore che ci si avventura grazie alla presenza di fori calcarei in tutta la caverna. Situata a poca distanza sempre all’interno del parco, la grotta di Fontein è invece famosa per i pittogrammi decorativi di colore rosso bruno incisi dagli Amerindi in antichità sulle pareti e sul soffitto della grotta, continuano a raccontare una ricca storia ancestrale tra stalattiti e stalagmiti millenarie.

La costa Nord-Est ospita spiagge molto diverse dal lato caraibico dell’isola: anche se qui la balneazione è spesso sconsigliata a causa delle forti correnti, vale comunque la pena raggiungerle per assaporare l’atmosfera selvaggia e incontaminata che le contraddistingue. Abbandonatevi alla natura incontaminata di Dos Playa, formata da due baie gemelle scavate nella pietra calcarea raggiungibili a piedi o in fuoristrada, e poi raggiungete Boca Prins: delle scale in legno consentono di accedere a questa spiaggia che prende il nome dall’ex Piantagione Prins lungo la costa rocciosa di Aruba. E infine scendete fino a Boca Grandi, situata nella parte meridionale dell’isola: caratterizzata da morbide dune di sabbia contornate dalla cosiddetta “uva di mare” questa spiaggia si affaccia su un punto di mare che i venti costanti rendono perfetto per i kitesurfer più esperti, che la raggiungono soprattutto nei fine settimana, mentre durante la settimana potreste avere la fortuna di non trovare nessuno.

Se volete risvegliare l’esploratore che è in voi, e allo stesso tempo ottenere informazioni e curiosità sulla natura e sulla fauna di Aruba, vi consigliamo di rivolgervi a una delle agenzie locali che propone tour e itinerari sostenibili a piedi: Fins & Feet Nature Tours è una piccola compagnia turistica privata di proprietà locale con un approccio ecologico che offre esperienze di escursioni e snorkeling in diversi punti tranquilli dell’isola, utilizzando solo piedi e pinne e nessun veicolo motorizzato; Aruba Nature Explorers è invece un’agenzia eco-friendly che lavora solamente nei grandi spazi aperti e incontaminati di Aruba: è possibile prenotare una varietà di escursioni private, tra cui una combinazione unica tra un’escursione di mindfulness all’alba e meditazione sulla spiaggia, bird-watching oppure un tour delle aziende agricole locali; Salty Hikes accompagna i visitatori alla scoperta della parte Sud di Aruba: i tour iniziano in quella che viene chiamata la Sunrise City di Aruba e prosegue verso Sero Colorado, passando per alcuni punti di attrazione come Boca Grandi e la famosa Red Anchor, il Ponte Naturale Nascosto e le formazioni di roccia vulcanica della punta più meridionale dell’isola.

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