La ripresa post Covid-19 parla il linguaggio della natura al Parco Ittico Paradiso
La Fase 3 si colora d’azzurro al Parco Ittico Paradiso. L’oasi naturale a meno di 30 km da Milano è pronta ad accogliere gli amanti della Natura dopo il lungo periodo di lockdown. Una riapertura in piena sicurezza per dare la possibilità ai visitatori di immergersi negli oltre 13 ettari di parco e ammirare da vicino circa 20 specie di pesci d’acqua dolce, tra cui alcuni esemplari unici in Italia, immersi in un bosco di oltre 6 mila piante e tanti altri ospiti da animali da fattoria e uccelli tipici della riserva naturale.
Una vitalità che va di pari passo con le leggi della natura: è proprio quando la primavera si appresta a lasciare il posto all’estate, infatti, che le specie si rigenerano. Si schiudono le uova, sbocciano i fiori, i colori diventano più accesi. E ogni cosa brilla di luce propria. Uno spettacolo che mai come quest’anno aiuta grandi e piccini a riscoprire lo stupore della natura alla vista degli storioni Beluga, anche detto Ladano, i più grandi tra tutti gli storioni, e degli storioni Cobice, considerati “fossili viventi” in quanto immutati da milioni di anni. Nonostante siano specie difficilissime da trovare poiché minacciate dall’attività umana, al Parco vivono serenamente, facendo sfoggia della loro particolare corporatura. Si pensi che una delle femmine con i suoi 30 anni di vita è arrivata a 3 metri di lunghezza: più lunga di un adulto sdraiato!
Lo stupore lascia il posto all’ammirazione davanti alle voliere con cicogne e pavoni. La prima, volatrice di lunghe distanze, è abituata a spostarsi di stagione in stagione, arrivando in Africa in inverno per poi tornare al Parco con l’arrivo delle temperature miti. Estintasi in Italia nel 1700, vi ha infatti fatto ritorno dalla metà del secolo scorso, facendo avvertire la sua presenza non solo con grandi nidi ma anche “battibeccando” con gli altri esemplari della sua specie. Essendo muta, infatti, per comunicare batte ritmicamente il becco ogni qual volta incontra un suo simile. I pavoni, invece, noti per la loro bellezza: il maschio ha capo e collo blu elettrico, con corpo castano e coda verde che si apre a ventaglio per fare la ruota, mentre la femmina si distingue per la testa bianca, il collo bruno e verde, il resto del piumaggio grigio-marrone e la coda corta.
I più curiosi potranno invece dilettarsi con le damigelle blu, affascinanti insetti, appartenenti all’ordine degli odonati, come le libellule, dalle quali si distinguono perché tengono le ali chiuse sul corpo una volta posate. Amanti dei corsi d’acqua pulita e ben ossigenata, sono bravissime nella caccia e facilmente riconoscibili: i maschi sono di colore blu, con ali dai riflessi metallici, mentre le femmine sono verdi con le ali brune. Quando si incontrano, è spettacolo di colori e amore a prima vista: le femmine depongono le uova su una foglia sott’acqua e il maschio le feconda. Dalla loro unione, nasce una piccola ninfa dalle sembianze molto simili a quelle degli adulti, ma senza ali.
Ma non è tutto perché al Parco è possibile osservare molte altre specie: dall’airone guardabuoi, noto per il cambio di “guardaroba” a seconda della stagione allo scoiattolo rosso, il roditore che utilizza la sua folta coda sia come mezzo per mantenersi in equilibrio durante i salti da un ramo all’altro, sia come sciarpa termica per riscaldarsi durante il sonno. E ancora fra gli uccelli: le gallinelle d’acqua e le folaghe, i germani reali e i fagiani. Più difficili da vedere fra gli insetti: i tricotteri, bioindicatori di acqua pulita che normalmente vivono nei torrenti di montagna e le lucciole, quest’anno già arrivate a illuminare i cespugli del Parco, a testimonianza della straordinaria salubrità dell’aria e delle temperature invernali più miti.
Il Parco Ittico è un’area protetta in cui piante e animali si integrano perfettamente. Qui, un caratteristico bosco umido di pianura fa da cornice a laghetti, ruscelli, canali, stagni, risorgive e fontanili che ospitano anche una nutrita colonia di piante acquatiche come le ninfee e i giunchi. Un ambiente affascinante e privo di barriere architettoniche che sorge all’interno dell’area protetta del Parco Adda Sud, rispettando tutte le normative per la salvaguardia delle specie. Un luogo in cui apprendere tante piccole, grandi, verità sul mondo animale visto che il Parco è anche una Fattoria Didattica, in cui i bambini possono conoscere da vicino anche animali di taglia più grande, come pony, maiali, daini, capretti e anche conigli.
E per chi volesse utilizzare la visita al Parco non solo come momento didattico ma anche come occasione di relax, dal 5 giugno, tutti i venerdì, i sabati e le domeniche, è possibile concedersi un Happy Hour “green style” assaggiando le proposte dello chef Fabrizio Camer rigorosamente servite con piatti e posate sostenibili. Un aperitivo da godere immersi nel verde, lontani dalle città, e nel pieno rispetto delle norme sanitarie anti Covid-19. Tutto il Parco, infatti, applica le nuove normative che prevedono: l’utilizzo di dispenser igienizzanti all’ingresso e all’uscita, la sospensione del servizio navetta, e l’obbligo di mascherina.
Lascia un commento