La hall dell’Ospedale “Fazzi” di Lecce come una sala da concerto
La hall dell’Ospedale come una piccola sala da concerto: un angolo per ascoltare buona musica e anche per incontrarsi. Succede al “Vito Fazzi” di Lecce, dove l‘Associazione di volontariato – Onlus CASA ha chiesto alla direzione medica di poter utilizzare quello spazio di rapido passaggio per offrire a tutti, operatori, degenti e visitatori, una piacevole e gratuita occasione per socializzare. Un luogo in cui fermarsi, scambiare due chiacchiere e ascoltare musica. Di tutti i tipi: jazz, celtica, classica e contemporanea.
L’idea di “riqualificazione musicale” della hall è così piaciuta alla Direzione dell’Ospedale, che è subito diventata un cartellone musicale in piena regola. Pronto anche il nome: “HospitArti”. Si comincia con quattro concerti, in agenda dal 15 novembre al 13 dicembre 2018 nella fascia oraria tra le 19 e le 21. Seguiranno altri due momenti, con date e concerti da programmare, nel 2019: dal 1° gennaio al 21 aprile e ancora dal 22 aprile al 30 giugno.
Per la Comunità degli Animatori Salesiani, impegnata dal 1988 in attività educative a favore di bambini, adolescenti e giovani e dal 1997 all’interno della Pediatria del “Vito Fazzi”, è il riconoscimento del buon lavoro svolto e della possibilità di allargarne gli orizzonti. Proprio dall’esperienza con i bambini – dicono dall’Associazione CASA – è nato il desiderio di diversificare le occasioni per contribuire al processo di umanizzazione dell’ambiente ospedaliero dando così vita all’idea di animare anche l’atrio dell’Ospedale, trasformandolo in uno spazio che possa caratterizzarsi come luogo di incontro tra tutti i degenti, come spazio in comune tra i mondi “separati” dei reparti per godere della Bellezza attraverso piccoli eventi di carattere artistico, espressivo e, più in generale, culturale.
Una formula già sperimentata con due eventi realizzati lo scorso anno, nel mese di maggio e giugno, e che ora diventa un appuntamento fisso, trasformando l’atrio dell’Ospedale nel palcoscenico ideale, sebbene inusuale, per realizzare l’incontro tra degenti, operatori sanitari e artisti invitati a partecipare. Basterà ritagliarsi un po’ di tempo e fermarsi ad ascoltare: la musica farà il resto.
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