La Bit Revolution tra innovazione e sostenibilità
Secondo i dati WTO, il turismo, tra pochi anni, sarà il maggiore settore economico al mondo e già oggi rappresenta, considerando anche il suo indotto, oltre il 10% del PIL globale, il 30% delle esportazioni di servizi e quasi il 10% dei posti di lavoro nel mondo. La responsabilità economica di questo settore porta a prendere coscienza dei suoi “stakehorlders” principali: le comunità e l’ambiente. Per poter preservare il più a lungo possibile questi elementi, la sfida del futuro per il turismo deve obbligatoriamente passare attraverso un cammino di sostenibilità e innovazione. Sono sempre più frequenti i casi di overtourism, “l’eccesso di successo”, che in alcune destinazioni turistiche provocano problemi di gestione dei servizi e convivenza con i residenti.
Proprio in Bit 2019, a fieramilanocity da domenica 10 a martedì 12 febbraio prossimi, sostenibilità e innovazione saranno al centro di numerosi appuntamenti in mostra.
L’appuntamento centrale per l’innovazione sarà Bit: Bringing Innovation Into Travel, un vero e proprio forum a cura di Fiera Milano Media: qui faranno il punto sul futuro del settore gli attori della filiera che stanno affrontando in modo più efficace la trasformazione digitale, driver competitivo per valorizzare i nuovi “turismi” tematici ed esperienziali sviluppando prodotti specifici, personalizzati ed efficaci.
Tra questi si segnala il contributo di Netcomm, il consorzio del commercio digitale italiano, che si focalizzerà in particolare sull’evoluzione in ottica omnicanale del digital travel, primo settore in Italia e nel mondo per valore del mercato e-commerce transato. Il forum ospiterà inoltre The Future of Cities, in partnership con il Comune di Milano, l’appuntamento per parlare delle trasformazioni delle città intese come luoghi da visitare.
Inoltre al forum sarà presente Kristján Már Hauksson, vero e proprio guru e testimonial della più importante conference and expo italiana dedicata ai digital marketing, SMXL – Search and Social Media Conference + Expo, che anticiperà le tendenze che modelleranno il mercato nelle prossime stagioni.
Bit: Bringing Innovation Into Travel sarà il cuore di Betech, l’area tematica che raggruppa contenuti e servizi digitali innovativi di Bit con un’attenzione particolare alle start-up. Sono 41 i “piccoli unicorni” presenti, individuati in collaborazione tra Bit e Associazione Italiana Startup Turismo, con soluzioni originali che spaziano da Triscovery, marketplace dedicato al mondo delle escursioni nautiche, o GoGoBus, il primo servizio europeo di Social bus sharing, a Gastronomic Trekking che sviluppa esperienze di “walk, cook&eat” valorizzando ambienti rurali e prodotti enogastronomici locali, o ancora PoiStory, piattaforma di social gaming per sviluppare giochi e sfide a tema turistico.
Accanto agli emergenti saranno presenti anche diverse realtà consolidate ma altrettanto innovative tra le quali Nivula, Tecnes Milano, Mercurio Sistemi, Slope, Ericsoft Italia, Internet Tourism Solutions, 100 Digital Creativity, Siteminder, Clock Software, Fareharbor, Homeaway Italia. Ad esempio, Ericsoft ha realizzato alcuni dei più avanzati gestionali per hotel e ristoranti sul mercato; FareHarbor, un innovativo software a supporto delle prenotazioni dirette online, o Soisy, marketplace di interscambio tra privati.
Significativa la presenza di tematiche legate all’innovazione e alla sostenibilità anche nel palinsesto convegnistico forte di ben 141 incontri. Tra i temi più tecnologici, si parlerà per esempio di come utilizzare il Contextual Mobile Engagement per valorizzare il territorio in modo innovativo con l’ambientazione delle tecnologie mobili, o di come utilizzare le soluzioni di digital experience 2.0 come il Self check-in per porre la flessibilità al centro dell’accoglienza. In crescita anche l’impatto dell’automazione dei processi operativi nella gestione alberghiera, per esempio con la sempre maggiore presenza dell’assistente vocale, che sta diventando sempre più smart. Ma la prossima frontiera è ancora più stimolante e si chiama Hospitality 4.0, ovvero la declinazione nel settore turismo della quarta rivoluzione industriale con tecnologie di punta come Big Data, Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale, o ancora, utilizzando in chiave esperienziale soluzioni hi-tech come la realtà virtuale applicando le neuroscienze per costruire modelli di storytelling più efficaci.
In tema di turismo sostenibile, da segnalare l’incontro sui Modelli di turismo culturale durante il quale, a partire dalla buona pratica del network nazionale Borghi della Lettura, si parlerà di riqualificazione dei centri storici come fattore di sviluppo turistico sostenibile e competitività delle imprese; e l’appuntamento dedicato al turismo religioso nei borghi, chiaro esempio di sviluppo di specifiche nicchie. Verrà anche affrontato in dettaglio il tema delle conseguenze sociali e ambientali dell’overtourism. Saranno inoltre approfondite le potenzialità in chiave ecosostenibile del turismo enogastronomico. Durante Bit verrà anche presentato in anteprima il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019, con l’autrice Roberta Garibaldi, docente dell’Università degli Studi di Bergamo, e con Rossano Pazzagli dell’Università degli Studi del Molise.
Il convegno Catene alberghiere Made in Italy: risultati e prospettive verso il 2020 moderato da Magda Antonioli, Direttore del Master in Economia del Turismo presso SDA Bocconi, porrà l’accento sulle “eccezionalità della destinazione Italia” e le potenzialità del Made in Italy. I protagonisti di importanti gruppi alberghieri italiani, unitamente ai grandi player della distribuzione e del turismo online, dibatteranno sull’evoluzione della ricettività in Italia. Saranno discusse le performance degli ultimi 5 anni e presentati i risultati aggregati dei primi dieci gruppi alberghieri italiani e i nuovi trend che offrono importanti opportunità di crescita ai nostri operatori.
Per rispondere alle sfide del turismo globale di massa del prossimo futuro l’innovazione dovrà sempre più coniugarsi con la sostenibilità. A Bit 2019, il tema verrà declinato con particolare attenzione alla valorizzazione dei territori nel rispetto delle specificità, delle identità e delle comunità locali. Lo sviluppo sostenibile e la competitività delle imprese turistiche passano per esempio per la riqualificazione dei centri storici. Lo sviluppo di nicchie come Il turismo religioso nei borghi, ad esempio, o lo sviluppo del turismo enogastronomico, che ha contribuito alla nascita delle Strade del Vino e dell’Olio lungo le quali trovare attività innovative, musei ed esperienze di visita inclusive e sostenibili con l’obiettivo di puntare a connettere cibo e cultura attraverso nuovi storytelling rispettosi delle identità locali. Senza dimenticare che l’intreccio fra innovazione e sostenibilità si esprime anche con la nascita continua di start-up per il turismo enogastronomico italiano, con importanti ricadute socioeconomiche.
Itinerari sostenibili sono presenti ormai in tutte le Regioni italiane. Dal progetto Smart City, inaugurato a Matera in occasione del ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019, alla Valle del Sosio in Sicilia, un territorio incontaminato a pochi chilometri da Palermo, e ancora, il percorso di Golfo Aranci in Sardegna, i borghi del Grossetano in Toscana o la Valtènesi in Lombardia che, poco sopra il Lago di Garda, propone un percorso del vino unico nel suo genere.
A livello europeo, in Bit troverà risalto il grande progetto shapetourism, che coinvolge diversi cluster transfrontalieri, come Nordest italiano e Slovenia, Nordovest e Provenza, Estremadura e Portogallo o Rossiglione francese e Catalogna. La Germania presenterà il caso virtuoso della Ruhr, trasformata in destinazione turistica sostenibile focalizzata sull’archeologia industriale. Ma puntano sulla sostenibilità anche le destinazioni a medio e lungo raggio come il Marocco, dove la sfida di optare per un turismo sostenibile in tutto il Paese è stata premiata con la scelta di Marrakech come sede della conferenza sul clima COP22; le Maldive, con progetti come lo “snorkeling per la conservazione”, che coinvolge i turisti in immersioni finalizzate a monitoraggi scientifici, o la Thailandia, che propone itinerari sostenibili che allo stesso tempo sostengono le comunità locali, in destinazioni meno battute dal turismo di massa come Bang Pa In, Ayuthaya e Sukhothai.
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