Il suono come vibrazione
Nella mattinata di sabato 13 ottobre, presso la sala conferenze della Fondazione Cattolica Assicurazione in Via Calatafimi 5 a Verona avrà luogo il convegno “Suono come vibrazione”, organizzato dal Cerris dell’Ulss 9 Scaligera.
Il Convegno sarà un momento di scambio di esperienze sull’ l’utilizzo del suono e della vibrazione in stanza Snoezelen come possibile strategia di sollievo al dolore ‘globale’.
Il percorso plurisensoriale/snoezelen ha visto la luce grazie all’impegno dell’allora ULSS 20 di Verona e al contributo di Fondazione Cattolica Assicurazioni, ed é stato realizzato su progetto dell’Ing. Arch. Enrico Orofino che ha introdotto il metodo snoezelen in Italia nel 2003.
Il progetto, completato nel 2010 presenta un percorso per stimolazione pluri-sensoriale che si snoda dall’ambiente centrale per proseguire nel corridoio che immette nella grande vasca di trattamenti in acqua; di esso possono beneficiare le persone affette da deficit motori, intellettivi e sensoriali gravi ospitati al Cerris di via Monte Novegno, struttura dell’Az. ULSS 9 Scaligera.
Si concludeva così la realizzazione di quello che, nel panorama italiano, è ancora oggi uno dei più completi ambienti integrati di stimolazione pluri-sensoriale per persone con gravi deficit motori, sensoriali o intellettivi.
L’ambiente è allestito con arredi e illuminazioni particolari: sono realizzate quattro aree integrate tra loro, atte a consentire la generazione di differenti stimolazioni sensoriali; gli utenti possono passare da uno spazio oscuro, arricchito da fasci di fibre ottiche e da tubi di luce a uno spazio visivo, dove sono proiettate immagini e luci; si può utilizzare anche uno spazio dedicato a momenti interattivi o restare in una condizione di massimo rilassamento.
“Il metodo Snoezelen – afferma Pietro Girardi, Direttore Generale Ulss 9 – è una risorsa straordinaria, utile a migliorare la qualità di vita per le persone ospiti del nostro Cerris con incapacità e con altre condizioni limitanti.
Nella “stanza” appositamente adibita nella nostra struttura, fornisce un’esperienza multi-sensoriale di grande fascino semplicemente adattando l’illuminazione, l’atmosfera, i suoni e le strutture alle necessità specifiche del paziente al momento dell’uso. Strumento prezioso, si integra con gli altri approcci terapeutici con flessibilità e larga applicazione.
”Il progetto fu sostenuto integralmente dalla Fondazione Cattolica Assicurazioni, il cui Presidente Paolo Bedoni dichiara: “Fondazione Cattolica accompagna questo progetto sin dalla sua nascita perché ha visto in esso, oltre a un innovativo metodo riabilitativo, una relazione terapeutica che non si esaurisce in un programma di cose da fare per coltivare il piacere dell’Anima, il Ben-essere.
Luci, profumi, toni di colore, di voce e di musica sono esperienze sensoriali, vere e proprie pratiche di senso. L’approccio alle emozioni e ai talenti che stanno dietro e oltre ogni disabilità, racconta una dimensione integrale di Persona.
Il terapeuta che con competenza e passione, adatta la tecnica all’originalità di ogni paziente, può riconoscere di volta in volta unicità e diversità che contraddistinguono la Persona di cui si prende cura.
”Molto diffusa soprattutto nel nord Europa, questa pratica conta circa 2.000 ambienti in Germania, solo poco meno in Olanda e in Inghilterra. In Italia quella che allora era una metodologia innovativa, visti i positivi risultati ottenuti all’estero, si è diffusa rapidamente fino a raggiungere oltre 140 progetti realizzati in tutta Italia.
Ad oggi il sistema è utilizzato quotidianamente nei campi della riabilitazione e della terapia occupazionale. A livello mondiale il suo utilizzo più ampio è nei riguardi delle persone con disabilità e dei malati di Alzheimer
All’interno degli spazi che si trovano nel percorso plurisensoriale del Cerris è attiva anche la figura professionale di un musicoterapista che funge da supporto e diviene un’ulteriore espressione dell’emotività. Dal 2010, in collaborazione con la cattedra di musicoterapia del Conservatorio Dall’Abaco di Verona, si sono messi in atto progetti di ricerca finalizzati a verificare la validità della metodologia con i risultati attesi.
L’attuale prosecuzione del progetto è finanziato dalla Fondazione Cattolica Assicurazioni, dall’associazione per lo sviluppo del metodo Snoezelen, di cui è Presidente il Prof. Gianluigi Fanchiotti che è anche past President del Rotary club Verona Est e che é stato uno dei promotori di analogo progetto realizzato nel 2008, sempre avvalendosi della consulenza dell’Ing. Orofino, presso l’Istituto Gresner anch’esso a Verona.
Al citato finanziamento di progetto concorrono inoltre il Rotary Club 2060 e la Borsa di studio di Alberto Palmieri e consorte.
Saranno presenti al convegno di sabato 13 ottobre, tra gli altri, per la Ulss 9 Raffaele Grottola, Direttore dei Servizi Socio Sanitari, Fabrizio Varalta, dirigente psicologo del Cerris, Federico Zandonà, direttore del Conservatorio Dall’Abaco, e rappresentanti del Rotary Club Verona.
Nell’occasione verrà presentato il libro che dà titolo al convegno “Suono… come vibrazione “che percorre le tappe di questa metodologia in atto al Cerris dal 2010 al 2016, e che intende valorizzare il lavoro di ricerca svolto nelle aree della disabilità e dell’età evolutiva in collaborazione con l’Associazione dello Sviluppo del metodo Snoezelen e con il Dipartimento di Musicoterapia del Conservatorio di Musica Dall’Abaco di Verona.
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