Il desiderio di viaggiare: tra città d’arte e vacanze sulla neve
Il nuovo aggiornamento dell’indagine Ipsos, Future4Tourism, giunta ormai al 5° anno di realizzazione, mostra, dopo il buon andamento della stagione estiva, anche una ripresa per le vacanze autunnali. Il 61% degli italiani prevede di fare almeno un periodo di vacanza tra ottobre e dicembre.
Come nei periodi precedenti, la vera differenza risiede nella scelta della destinazione: per l’autunno 2021 il 70% dei viaggiatori sceglierà di rimanere in Italia, contro una media del 56% dei periodi pre-pandemia. Le destinazioni oltre confine continuano ad essere in sofferenza.
Rispetto alle vacanze che hanno caratterizzato tutto il 2020-2021 si riscontra però una importante differenza per l’autunno: la ripresa delle vacanze culturali, delle visite a borghi e città d’arte. Questa tipologia di viaggio durante tutta la pandemia ha registrato le maggiori flessioni: i viaggiatori, anche in periodi inconsueti, hanno preferito dirottare le proprie preferenze su destinazioni di mare o montagna, cioè mete all’aria aperta, più in grado di adempiere idealmente al rassicurante distanziamento. Ora, invece si è tornati ai livelli pre-pandemia: per il periodo ottobre-dicembre il 44% dei viaggiatori italiani sceglierà mete culturali.
Tra coloro che viaggeranno in Italia la Toscana è la regione che raccoglie il maggior numero di preferenze, seguita da Trentino, Lombardia, Puglia e Sicilia. Difficilmente la presenza degli italiani riuscirà a sopperire alla mancanza di incoming di turismo internazionale, ma il fatto che si torni a prendere in considerazione anche il turismo in città d’arte, fa ben sperare per il medio termine e per la ripresa degli scambi turistici tra Paesi.
Anche l’outlook per il periodo gennaio-marzo è positivo: il 39% degli italiani già a fine settembre dichiara che farà una vacanza nel primo trimestre del 2022, il dato più alto registrato dalla nascita del Future4Tourism per le vacanze invernali. In questo caso, la speranza che la pandemia sia effettivamente alle spalle o comunque le iniziative di contrasto abbiano esplicato il loro ruolo, fa sì che si concretizzi la speranza di poter tornare a viaggiare oltre i confini nazionali con timidi segnali di ripresa delle mete Europee (24% di preferenze tra i viaggiatori invernali) ed extra-Europee (12%). Chiaramente i prossimi mesi saranno cruciali per confermare queste aperture relativamente al turismo oltre confine.
Parlando di autunno-inverno è doveroso fare un focus specifico sul periodo strettamente natalizio. In questo caso sarà il 21% degli italiani a concedersi un periodo di vacanza lontano da casa. Circa la metà di questi viaggiatori, il 46%, includerà nel periodo di vacanza la notte dell’ultimo dell’anno, che tra le festività risulta quella più gettonata per essere trascorsa lontano da casa. Relativamente ai pernottamenti il periodo privilegia le sistemazioni “in casa” sia essa di proprietà, di amici, o presa in affitto rispetto alle sistemazioni alberghiere scelte dal 32% dei vacanzieri natalizi.
E sempre parlando di inverno anche il tema sci-vacanze risulta cruciale, considerando un settore che deve necessariamente concentrare l’attività in un periodo specifico e limitato, che ha visto una pressoché totale chiusura nell’inverno 2020-2021. Il 94% egli italiani è sicuro che l’inverno 2021-2022 vedrà l’apertura degli impianti di risalita anche se per la maggior parte ci saranno delle necessarie limitazioni: numero chiuso, accesso solo a persone munite di green pass, … A settembre la stagione sciistica appare ancora lontana ma il 5% degli italiani pensa già di fare la classica settimana bianca e il 14% di concedersi qualche week-end sulla neve con pernottamenti di 2-3 notti: a queste si aggiungeranno poi le gite in giornata.