I consigli degli esperti europei e di chef Ruben Bondì per i pazienti affetti da fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è un disturbo del ritmo cardiaco che 1 persona su 4 di età superiore ai 40 anni rischia di sviluppare nel corso della propria vita3 e rappresenta una delle principali <cause di ictus che colpisce milioni di donne e uomini in tutta Europa. Questa condizione cronica può spesso passare inosservata e molte persone non ricevono una diagnosi o non sono consapevoli del proprio rischio cardiovascolare. 3 Le scelte riguardanti lo stile di vita possono avere un impatto significativo e alcuni alimenti come alcol, caffeina o cibi piccanti possono scatenare un episodio. Questo può portare a un senso di incertezza e di perdita di controllo su quali siano gli alimenti sicuri da consumare. Per aiutare le persone a comprendere meglio questo aspetto, Daiichi Sankyo Europe ha ospitato a Milano “Beats and Bites”, un evento incentrato sul legame tra fibrillazione atriale e alimentazione. Esperti di malattie cardiovascolari insieme alla European Nutrition for Health Alliance e A.L.I.Ce. Lombardia, hanno affrontato le preoccupazioni comuni ed evidenziato le strategie di riduzione del rischio, con la partecipazione dello chef Italiano Ruben Bondì che ha creato un menù di ricette semplici, gustose e salutari per il cuore.
“Gli operatori sanitari oggi devono fornire ai pazienti le giuste informazioni per comprendere il loro rischio di fibrillazione atriale e adottare misure proattive di prevenzione”, ha spiegato il Prof. Daniele Andreini, Direttore della Divisione di Cardiologia Universitaria e Imaging Cardiaco dell’IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, Milano. “I cambiamenti nello stile di vita, come il movimento regolare e l’alimentazione equilibrata, svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la salute del cuore”.
Tra le strategie alimentari da adottare, gli esperti consigliano: consumare due porzioni di pesce ricco di omega-3 alla settimana per gli adulti e ridurre il sale a meno di 5 g al giorno. Fare attenzione alle dimensioni delle porzioni e gestire i livelli di stress e di sonno, che potrebbero portare all’obesità e complicare i problemi cardiovascolari se non gestiti correttamente. Fare circa 2 ore di esercizio fisico di intensità moderata alla settimana, come passeggiare, fare le scale o ballare, oltre ad un allenamento di resistenza 2 giorni alla settimana.
“Eventi come ‘Beats and Bites’ forniscono un utile supporto, offrendo consigli pratici e mostrando l’impatto che semplici cambiamenti nella dieta e nel movimento possono avere nel ridurre il rischio di fibrillazione atriale.”, conferma il dott. Giacomo Falzi, Vicepresidente di A.L.I.Ce. Lombardia. “È incoraggiante vedere al centro dell’attenzione il benessere dei pazienti, con esperti e sostenitori che si uniscono per dare a individui e famiglie la possibilità di assumere il controllo della propria salute cardiovascolare”.
Le lacune nella conoscenza e nella gestione della fibrillazione atriale lasciano molti pazienti senza le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno. Per ovviare a questo problema, Daiichi Sankyo collabora con le associazioni di pazienti, le società scientifiche e le organizzazioni locali, al fine di migliorare l’educazione, la diagnosi precoce e l’assistenza.
“Daiichi Sankyo Europa aspira ad arricchire la qualità della vita delle persone in tutto il mondo”, ha dichiarato Ilaria Leggeri, Direttore del Patient Engagement dell’azienda farmaceutica. “Per questo è necessario andare oltre la malattia, guardare alle persone che convivono con la patologia, alla loro qualità della vita, alle loro scelte di vita e ai risultati che contano per loro”.
Daiichi Sankyo continua a impegnarsi per aumentare la conoscenza della fibrillazione atriale e per sostenere il pubblico nel prendere decisioni consapevoli sullo stile di vita, al fine di ridurre il rischio cardiovascolare. L’evento “Beats and Bites” fa parte della più ampia iniziativa dell’azienda “Il tuo cuore, nelle tue mani: Fibrillazione atriale”, dedicata all’educazione e alla responsabilizzazione delle persone, affinché diano priorità alla loro salute cardiovascolare.