Guida alla nanna per i nuovi genitori
In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, che avrà luogo il 18 marzo, Owlet ha collaborato con la consulente del sonno e puericultrice Gabriella Dellisanti per delineare alcuni consigli per aiutare a rendere il momento della nanna più tranquillo e sereno.
Secondo uno studio della National Sleep Foundation, gli adulti passano in media un terzo della loro vita dormendo, questo perché il sonno è una funzione essenziale. I neonati dormono generalmente tra le 13 e le 16 ore al giorno, il sonno influisce sulla loro crescita e promuove il loro sviluppo cerebrale, consolidando la memoria e rafforzando il sistema immunitario, esattamente come per gli adulti.
Con l’arrivo di un bambino, vengono stravolte molte routine e il sonno dei genitori inizia a adeguarsi alle necessità del neonato. Durante questo periodo è importante aiutare i bimbi a trovare la loro modalità di rilassamento in base ai propri ritmi e al temperamento, ma è fondamentale anche che i genitori si prendano cura di sé stessi e non sottovalutino l’importanza del riposo.
Molti genitori vivono con ansia il momento dell’addormentamento del loro bambino, e non vogliono che venga disturbato, interrompendo così la sua routine e il suo sonno. Ogni bambino è diverso ed è importante individuare, anche con l’aiuto di esperti, le peculiarità e le esigenze di ognuno di loro. Un rituale della nanna ben organizzato e ripetitivo può aiutare i neonati ad addormentarsi in modo naturale, seguendo i loro cicli naturali del sonno.
Gabriella Dellisanti, esperta di sonno e puericultrice, autrice del libro “Io dormo tutta la notte” e del blog ReSleeping, consiglia: “Identificare un luogo prestabilito per l’addormentamento, così da non disorientare il neonato e creare uno spazio sicuro e accogliente è fondamentale. In generale, molti studi suggeriscono di compiere azioni ripetitive e continuative per il momento della nanna, così da creare delle routine precise che donano momenti preziosi di riposo anche per i genitori”.
Per un sonno di qualità è necessario creare un ambiente sereno per il bambino, seguendo alcune regole importanti come la temperatura della stanza, che deve attestarsi tra i 18° e i 20°, e il giusto abbigliamento. La culla deve essere un luogo adibito esclusivamente al sonno, senza giocattoli, cuscini o coperte. Gli esperti raccomandano inoltre l’utilizzo di un materasso solido e piatto senza la presenza di cuscini. Altri parametri da considerare sono la posizione del neonato, che deve sempre essere a pancia in su per i primi mesi.
Strumenti tecnologici, come baby monitor e telecamere, possono essere di grande aiuto ai genitori per rendere il momento della nanna un’esperienza più tranquilla e rilassante.
Il sonno dei bambini e degli adulti è compost da cicli precisi. I genitori tendono ad allarmarsi quando il loro bambino si sveglia o si muove molto durante la notte. Questi sono spesso sintomi di una fase di sonno agitato o della transizione tra un ciclo di sonno e l’altro, dopo i quali il bambino è in grado di riaddormentarsi autonomamente. Secondo uno studio, il 72% dei bambini tra un mese e tre anni di età ha bisogno della presenza di un genitore per addormentarsi, e la maggior parte di loro (67%) richiede il contatto fisico. Tuttavia, è importante che i neonati imparino ad autoregolarsi, lasciandoli dormire per tutto il tempo di cui hanno bisogno per gestire i propri ritmi.
L’Owlet Smart Sock può aiutare i genitori a identificare questi diversi cicli grazie alla sua funzione di rilevamento della qualità del sonno, utile anche per programmare le poppate del bambino. “È consigliabile non aspettare che il bambino pianga per la fame, ma anticipare i suoi bisogni in modo da facilitare il riaddormentamento”, dice Gabriella Dellisanti, che continua: “È meglio non aspettare che il bambino sia stanco ed esausto per metterlo a letto, rischiando che sia troppo nervoso e irritabile per addormentarsi”.
Secondo uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori della McGill University, i genitori tornano a dormire come prima della gravidanza solo dopo i sei anni di vita del figlio. Oltre alla privazione del sonno molti di loro accusano la pressione del nuovo ruolo come la causa principale della propria stanchezza.
Uno studio del Global Pediatric Health, ha rivelato che il 94% dei genitori di 50.000 neonati che hanno utilizzato l’Owlet Smart Sock sono riusciti a dormire meglio grazie al dispositivo, tanto che il 96% di loro ha detto di sentirsi più sereno proprio grazie all’utilizzo del calzino intelligente.