Fibromialgia: alle Terme dell’Emilia Romagna percorsi terapeutici ad hoc per i pazienti
La fibromialgia è la seconda forma di reumatismo più comune ed è una patologia molto frequente, la cui prevalenza è compresa tra il 2-3% della popolazione. In Emilia Romagna ci sono circa 90.000 persone con fibromialgia di vario grado e gravità. È una patologia detta invisibile perché difficile da diagnosticare e riconoscere. Il suo impatto sociale e umano è molto pesante e interviene direttamente sulla qualità della vita del paziente. Il sintomo principale della malattia è infatti il dolore cronico e diffuso, associato a stanchezza, sonno disturbato e poco appagante, problemi di attenzione e memoria con lieve depressione.
Le Terme dell’Emilia Romagna sono da tempo impegnate attivamente nel supporto ai pazienti affetti da fibromialgia. L’Accordo Regionale tra AMRER e Coter consente di effettuare presso le Terme dell’Emilia Romagna i corsi di idrochinesiterapia in acqua termale per la cura e il trattamento della fibromialgia. Un accordo che rappresenta la prima completa applicazione, a larga scala, del protocollo di cura indicato nelle linee di indirizzo per la cura della fibromialgia che l’Emilia Romagna, prima tra le Regioni Italiane, ha approvato il 5 febbraio 2018. Durante i percorsi di idrochinesi terapia in acqua termale, i pazienti vengono seguiti da un da un pool di esperti qualificati, tra terapisti della riabilitazione e laureati in scienze motorie.
Il Protocollo di trattamento sottostante è da svolgersi con il supporto di personale esperto. Il lavoro in acqua termale consente di combinare l’effetto miorilassante a quello analgesico. Il Percorso terapeutico di gruppo prevede: 24 sedute in acqua termale a 34° di 60 minuti cadauna per 12 settimane.
L’esercizio è articolato nelle seguenti fasi: Preparatoria; Esercizi arti superiori; Esercizi arti inferiori; Defaticamento e Rilassamento.