ENIT: gli arrivi di passeggeri negli aeroporti italiani da giugno a settembre 2018
ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo ha diffuso una prima fotografia del trend degli arrivi di passeggeri negli aeroporti italiani da giugno a settembre 2018. Rispetto al periodo giugno/settembre 2017 tra i principali mercati di origine d’oltreoceano, gli USA si presentano come il Paese più performante, seguiti da Australia e Cina . In calo, invece, i flussi aerei dalla Russia. Da notare che gli arrivi negli aeroporti dalla Russia nel 2017 avevano fatto registrare una forte crescita, quest’anno condizionata invece dallo svolgimento nel Paese dei Campionati Mondiali di Calcio nei mesi di giugno e luglio. A fine anno si prevede che gli arrivi aerei dagli USA faranno segnare il +14,1% sul 2017.
Per quanto riguarda le previsioni a chiusura d’anno sulla base delle prenotazioni aeree effettive raccolte al 6/10/18, rimane alta la stima della crescita dei flussi aerei anche dall’Australia e dalla Cina, mentre risultano ancora in calo quelli dalla Russia.
Focalizzando lo sguardo sulle rotte Cina/Europa, nell’intervallo gennaio/aprile 18 sullo stesso periodo 2017, i viaggi aerei dalla Cina verso il resto del Mondo hanno fatto registrare un incremento del 7,1%, mentre quelli verso la sola Europa hanno messo a segno una crescita del +10,5%. Prendendo in esame il periodo Maggio/Agosto 2018, le partenze aeree dalla Cina globalmente sono cresciute del 6,5%, del 6,1% nelle tratte sull’Europa. Analizzando a consuntivo il traffico aereo verso il nostro Continente proveniente dalla Cina nell’ intero 2017 si rileva un incremento del 10% così declinato per singoli Paesi: Italia +10%, Austria +7%, Germania +2%, Francia +3%, Olanda –1%, Uk +6%, Danimarca stabile, Finlandia –3%.
In sintesi, la Cina si sta affermando come uno dei mercati dei voli più interessanti. L’Europa sta in larga misura contribuendo a tali risultati. L’Italia, tra gli altri Paesi, è un esempio in questo senso, dal momento che i collegamenti aerei con la Repubblica cinese sono raddoppiati negli ultimi cinque anni, il più alto tasso di sviluppo in Europa.
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