Dieci idee per scoprire le Canarie
Le Isole Canarie con una temperatura che anche ad agosto varia tra i 19° di notte e i 27-28° di giorno è la soluzione giusta per chi preferisce per sè e per la sua famiglia temperature più miti ma vuole godersi l’estate, magari alternando bagni e spiaggia con altre attività.
Le isole Canarie sono un arcipelago composto da sette isole che si trovano nell’Oceano Atlantico al largo del Marocco e godono di uno dei climi migliori al mondo: sono considerate l’arcipelago dell’eterna primavera, perché la temperatura è mite e costante tutto l’anno sotto l’influsso positivo dei venti Alisei. Visitare le Canarie non significa soltanto fare vita di mare, ma scoprire alcuni tesori naturalistici unici al mondo, farsi sorprendere bevendo un calice di vino vulcanico o visitando un’oasi desertica a dorso di cammello. L’essenza di queste isole è nelle viscere della terra e nella posizione appartata che le ha contraddistinte. Ecco alcune idee per conoscere più a fondo questi luoghi fortunati.
Sull’isola di Tenerife si trova El Teide, il terzo vulcano più alto del mondo, dopo Mauna Loa e Mauna Kea alle Hawaii. La visita al vulcano si può fare a piedi, camminando per 5 ore e mezza, oppure usando una moderna funivia che porta a 500 metri dalla cima. Tutto intorno il territorio costituisce il Parco nazionale del Teide, parco nazionale più visitato in Europa e il secondo più visitato nel mondo. Gli escursionisti più esperti possono seguire un sentiero che arriva alla vetta, al Pico del Teide, per il quale serve un permesso speciale. La vista, sia dal Belvedere, all’arrivo della funivia, sia in cima al vulcano toglierà il fiato. Si potrà sentire la presenza di questo grande gigante addormentato annusando l’aria densa di zolfo che scaturisce dalle fumarole e godere di questo tesoro geologico di pietra, della sua flora e della sua fauna autoctona. All’arrivo della funivia i turisti troveranno per rifocillarsi un bar e un ristorante, ma anche un hotel e un rifugio dove soggiornare e svegliarsi in questo luogo incredibile che è anche la vetta più alta della Spagna e patrimonio dell’umanità dal 2007.
Se si pensa che alle Canarie le spiagge siano fatte soltanto di sassi e sabbia scura, non si è mai stati lungo le spiagge di Maspalomas sull’isola di Gran Canaria. Qui la sabbia è finissima e dorata, in contrasto con il profondo
blu dell’Oceano. Quest’oasi è lo scenario giusto per prendere il sole e passeggiare sul bagnasciuga. Las Maspalomas si estende per 3,5 km da La Punta, il punto più a sud dell’isola e l’antico faro, la cui lanterna è stata accesa nel 1890 e ancora oggi è in funzione: dalla terrazza si può godere di una bella vista. La spiaggia non finisce qui, Maspalomas si trasforma nella Playa del Inglés, altri 4 km di sabbia finissima a est. L’intero tratto è diviso in dieci settori che comprendono angoli di spiaggia per tutti i gusti, anche per praticare il naturismo. Ogni settore è servito da chioschi con bar, servizi igienici e bagnini. Alle spalle della spiaggia dune di sabbia alte fino a 10 metri, dove ci si sente un po’ nel deserto, infatti non mancano le escursioni a dorso di cammello tra le palme e le dune di sabbia. L’area più suggestiva è la prima serie di dune della laguna del Charco de Maspalomas.
A Lanzarote la tutela dell’ambiente si sposa con l’arte. César Manrique, originario di Lanzarote, è l’artista, architetto e attivista per la salvaguardia del territorio di cui i canarios vanno molto fieri. La sua opera non è stata soltanto artistica quanto piuttosto di impegno ecologista. Il suo rapporto con il paesaggio non era solo estetico, ma anche un impegno a difesa delle Isole Canarie e del loro delicato habitat. Jameos del Agua è un tubo vulcanico aperto sulla superficie dove si può ammirare una laguna naturale di acque trasparenti e smeraldine che ospita una specie autoctona dell’isola, un minuscolo, albino, cieco e luccicante piccolo granchio di origine sconosciuta. Mirador del Rio è un edificio situato a 500 metri di altitudine in cima alla falesia del Risco, nascosto sotto la roccia e appena visibile dall’esterno, con grandi finestre e balconi esterni che offrono una vista di Lanzarote sorprendente e suggestiva. La sede della Fondazione César Manrique è costruita su una colata lavica e sfrutta, al livello inferiore, la formazione naturale di cinque bolle vulcaniche per creare un sorprendente spazio vivibile.
Le Isole Canarie sono diventate una regione vinicola eccezionale per la natura vulcanica del suolo e per il caldo secco. Le rocce laviche sono porose e trattengono l’umidità, quelle scarse gocce d’acqua che si creano durante la notte sfruttando lo sbalzo termico, le radici delle viti così sono al sicuro e il terreno intrappola il calore e la luce del sole. A Lanzarote i filari di vite sono protetti dal vento da muretti in pietra, a forma di mandorla e le foglie della vite spiccano in contrasto con questo panorama lunare. Nella regione dei vigneti di Lanzarote si parla di 2.000 ettari di vigneti in tutto e una quindicina di cantine che propongono la degustazione dei vini e le visite ai vigneti, la gran parte delle aziende vitivinicole sono incluse nel Parco Nazionale di Timanfaya. Gli appassionati potranno seguire Ruta de La Geria, in auto o anche in moto, una strada del vino nella zona centrale dell’isola, nella parte che va dal Monumento al Campesino fino a Uga. Da non perdere un assaggio alla malvasia vulcanica.
I centri termali delle Isole Canarie sono noti e sfruttano tutte le risorse naturali del luogo per offrire trattamenti di benessere. Tra i più noti la talassoterapia che sfrutta i benefici dell’acqua di mare, geoterapia che usa i fanghi e le argille vulcaniche, e soprattutto terapie a base di aloe vera, pianta medicinale già conosciuta in loco fin dal tempo dei Guanci, l’antica popolazione indigena. La varietà che cresce alle Isole Canarie, la Barbadensis Miller è famosa per la sua qualità e le sue proprietà benefiche.
Per conoscere tutto su questa pianta medicamentosa Aloe Plus Lanzarote, un’azienda cosmetica locale, ha aperto 16 centri di interesse turistico e culturale, legati al mondo dell’aloe vera con cinque musei, distribuiti su tutta l’isola, offrono un percorso attraverso la storia, la coltivazione e la cura della pianta.
L’arcipelago delle Canarie si trova nell’Oceano Atlantico, davanti alla costa dell’Africa e al deserto del Sahara, al largo del Marocco. L’isola più vicina alla terraferma, Fuerteventura, dista circa 95 km dalla costa africana, e tutte le isole sono a 940 km dalla costa continentale europea. Questo inevitabile “isolamento” ha reso queste terre vulcaniche un osservatorio naturale delle meraviglie celesti. Il cielo di La Palma è uno dei posti migliori al mondo per l’astronomia e l’osservatorio astronomico di Roque de los Muchachos, a 2.396 m. sul livello del mare, ospita uno dei sistemi di telescopi più importanti al mondo. L’osservatorio organizza visite alle sue strutture, e ci sono visite astronomiche organizzate da guide come La Palma Astronomy Tours che propongono anche un’esperienza gourmet: “Tapas e Stelle”. Quest’ultimo combina piccoli antipasti con un bicchiere di vino locale rosso e/o bianco con un’introduzione all’astronomia e all’orientamento del cielo attraverso costellazioni e spiegazioni con guide specializzate.
Tenerife ha ben sei stelle Michelin distribuite in cinque ristoranti. Tra questi c’è la cucina del romano Andrea Bernardi che si può provare al NUB, ristorante realizzato in un edificio coloniale splendidamente restaurato, i suoi menu di degustazione fondono sapori italiani, cileni e tradizionali delle Canarie. Mentre il celebre chef basco Martín Berasategui ha il suo ristorante M.B. presso l’hotel Ritz Carlton Abama con le sue due stelle Michelin. È rinomato per la sua interpretazione della cucina spagnola con influenze dei Paesi Baschi e selezione di ingredienti locali. Il Rincón de Juan Carlos, titolare di una stella, offre una scelta di menu à la carte o di degustazione, con particolare attenzione ai frutti di mare e ai prodotti di stagione del mercato delle isole.
Per far emergere i tesori naturalistici dal fondo del mare i turisti devono sbarcare sull’isoletta di El Hierro, la più piccola delle Canarie che è stata dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera nel 2000. Quest’isola dispone anche di una riserva marina con ripidi dislivelli fino a 300 metri, terrazza sommerse, piattaforme sabbiose e grotte. Sito privilegiato per le immersioni con più di dieci spot di categoria superiore, dove si fondono l’unicità del territorio vulcanico insieme alle bellezze marine. È anche il luogo perfetto per l’avvistamento di balene e delfini, dato che diverse specie possono essere viste tutto l’anno. El Hierro è anche un modello di turismo e pesca sostenibile e un laboratorio di energia pulita conosciuto in tutto il mondo, qui gli abitanti ricavano quasi il 50% dell’energia per l’isola da risorse rinnovabili.
Un viaggio nel cuore della foresta ancestrale: ci troviamo a La Gomera Valli colme di palme, profonde gole, spiagge di sabbia nera con acque cristalline, foreste lussureggianti e antiche foreste rinfrescate da ruscelli. Siamo a La Gomera, l’ultimo lembo di terra toccato da Cristoforo Colombo nel 1492 prima della scoperta dell’America, dove le foreste sono lussureggianti e le valli ricoperte di palme e natura incontaminata. E’ un vero paradiso naturale, dove sopravvivono specie scomparse altrove, e luogo ideale per le escursioni a piedi grazie ad una rete di oltre 600 chilometri di sentieri. L’isola è stata premiata come Riserva Mondiale della Biosfera nel 2011, nella categoria delle eccellenze, per la natura incontaminata dei suoi ecosistemi marini e terrestri: ad esempio la laurisilva, la foresta di alloro del Parco Naturale di Garajonay, una massa verde di vegetazione preistorica che sopravvive solo a La Gomera, grazie al suo clima incredibilmente temperato. Sull’isola si possono seguire trekking per esplorare l’isola a piedi e in bicicletta.
Fuerteventura è nota per i suoi 150 km di spiagge di sabbia bianca e acque verde smeraldo, un paradiso immerso nel sole, perfetto per il relax e gli sport acquatici. Mentre il nord dell’isola offre spot adatti ai surfisti più esperti, ci sono anche luoghi meno impegnativi per i principianti, il sud è spazzato da venti affidabili tutto l’anno che, insieme al mare piatto, offrono alcune delle migliori condizioni al mondo per il kitesurf e il windsurf. Insomma le Canarie non hanno bisogno di presentazione per gli sportivi più accaniti, perché conoscono bene i suoi punti di pregio. Chi è alle prime armi e vuole provare l’ebbrezza di cavalcare le onde con una tavola troverà scuole e istruttori a disposizione tutto l’anno.
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