CartOrange pianta una foresta per compensare l’inquinamento dei viaggi aerei
Viaggiare in aereo? Un modo sempre più accessibile per scoprire il nostro pianeta, un volano di sviluppo per tante aree del mondo. Ma anche un serio problema per il clima. Basti pensare che un passeggero che viaggia da Milano a New York produce circa 2 tonnellate di anidride carbonica. E se teniamo conto che nel 2018 i passeggeri sono stati 5 miliardi e si stima che nel 2040 arriveranno a 21 miliardi, diventa indispensabile fare qualcosa. «Come azienda che fa viaggiare in tutto il mondo 15.000 passeggeri ogni anno, siamo i primi a doverci porre il problema – afferma Gianpaolo Romano (nella foto), amministratore delegato di CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio –. C’è un nascente movimento, soprattutto nel Nord Europa, che chiede di ridurre i voli aerei, ma i mezzi alternativi non sono sempre un’opzione, e smettere di viaggiare non è una soluzione. Ci siamo detti quindi che dovevamo trovare un modo per compensare l’impatto dei voli. Così, abbiamo deciso di puntare sui “compensatori” naturali della CO2: gli alberi».
L’idea di CartOrange ha preso forma negli ultimi mesi ed è stata presentata ufficialmente agli oltre 450 collaboratori durante l’ultima convention dell’azienda, tenutasi a Milano: in Camerun sta nascendo la foresta #CARTORANGE4PLANET, realizzata con Treedom, l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online.
Per ogni cliente che acquista un viaggio firmato CartOrange, verrà piantato un albero di cacao nella foresta #CARTORANGE4PLANET in Camerun. Quattro i vantaggi: assorbimento della CO2 e riduzione dell’effetto serra; tutela della biodiversità locale; sostegno al reddito degli agricoltori e delle loro famiglie; contrasto alla desertificazione. «Ogni albero porterà il nome del cliente che avrà fatto con noi il viaggio – spiega Gianpaolo Romano – e potrà essere seguito su www.treedom.net attraverso il diario dell’albero stesso, che riporta il suo ID, coordinate geografiche, foto e informazioni sulla piantagione e sui contadini che se ne prendono cura». La foresta CartOrange continuerà a crescere man mano che i clienti acquisteranno i viaggi legati all’iniziativa.
L’impegno di CartOrange per far viaggiare i propri clienti in modo più sostenibile non si esaurisce con il progetto Treedom. «CartOrange, con il progetto #CARTORANGE4PLANET, lavora per ripensare in chiave green ogni aspetto dell’attività – racconta Gianpaolo Romano –. Per esempio, consegniamo ai clienti che partono con noi un vademecum sulle regole di rispetto ecologico da seguire durante il viaggio; abbiamo eliminato la carta da preventivi, contratti e documenti di viaggio; e, soprattutto, selezioniamo solo fornitori e partner che hanno la nostra stessa sensibilità. Se vogliamo continuare a viaggiare per il nostro bellissimo pianeta, dobbiamo preservarlo: i nostri clienti devono poter essere sicuri che, scegliendo CartOrange, fanno una scelta di sostenibilità e difesa dell’ambiente».
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