Dopo i festeggiamenti per il decimo anniversario del Museo delle Palafitte di Fiavé, sabato 16 aprile inizia la seconda stagione di apertura del Parco Archeo Natura. Il villaggio fra terra e acqua sarà visitabile tutti i giorni fino al 25 aprile dalle ore 13 alle 18; dal 30 aprile al 19 giugno nei giorni di sabato, domenica, lunedì e festivi con orario 13-18 mentre dal 20 giugno l’apertura sarà giornaliera e continuata dalle ore 10 alle 18.
Dal 16 aprile al 19 giugno il Parco Archeo Natura e il Museo delle Palafitte, situato nell’abitato di Fiavé, propongono “Primavera in palafitta”, una rassegna di iniziative rivolte al pubblico di ogni età per scoprire, assieme agli educatori museali dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici provinciale, l’affascinante mondo delle palafitte. Visite guidate, laboratori per conoscere antichi saperi e mettere alla prova la propria manualità, coinvolgenti cacce alle uova e al reperto condurranno i partecipanti nell’atmosfera del villaggio palafitticolo dell’età del Bronzo che sorgeva sulle sponde dell’antico lago Carera, oggi divenuto torbiera.
Sono invece già esaurite le prenotazioni per i percorsi e i laboratori didattici rivolti agli istituti di ogni ordine e grado a riprova dell’interesse del mondo della scuola per il polo archeologico di Fiavé.

Un importante riconoscimento è giunto dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, svoltasi a Paestum nel novembre scorso, che ha assegnato al Parco il 1° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea Sebastiano Tusa per la sezione dedicata al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi archeologici.

Ideato e realizzato dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, il parco si estende su una superficie di 12.000 mq., immerso in un contesto ambientale di grande valore, nello scenario suggestivo della riserva naturale, nei pressi dell’area archeologica, patrimonio mondiale UNESCO, dove sono tuttora visibili i resti dei pali che sorreggevano le costruzioni preistoriche. Varcata la soglia del parco il visitatore è accolto da installazioni che evocano la “selva di pali”, per usare la definizione dei primi archeologi che indagarono le palafitte. Una passerella sospesa sull’acqua conduce alle cinque capanne – tre delle quali visitabili – realizzate a grandezza naturale, ricostruite sulla base dei dati scientifici, documentati nelle ricerche condotte dagli specialisti. Un’ambientazione che trasforma la visita in un’esperienza di scoperta e conoscenza coinvolgente e immersiva che porta all’esplorazione di inediti spaccati di vita di 3.500 anni fa. Corredano il percorso pannelli informativi e installazioni che scandiscono la vita del villaggio e illustrano le occupazioni quotidiane ai tempi delle palafitte. Richiamano le attività di allevamento e caccia gli animali, domestici e selvatici, realizzati a grandezza naturale. Il centro visitatori è arricchito da filmati e apparati multimediali, mentre invitano al relax le aree di sosta e gli spazi dedicati alle famiglie e ai visitatori più piccoli.

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