Una giornata tra esperti e professionisti del mondo scientifico per affrontare il tema del benessere della persona e per raccontare come si fa una vera e propria “health revolution” sulla base di cinque concetti fondamentali. È da qui che parte il summit in scena al Palazzo di Varignana, sui colli di Castel San Pietro nel bolognese. Docenti, medici ed esperti si riuniscono per parlare di benessere, salute e longevità. A presiedere il simposio, Annamaria Acquaviva, fondatrice del Medical center del resort, che ha guidato gli ospiti a partire dal titolo del suo libro “Health Revolution, i cinque pilastri della salute”, presentato per l’occasione, il cui ricavato sarà destinato interamente all’Istituto oncologico romagnolo.
Un appuntamento che ha alla base i concetti di “salute e longevità. Ed è il tema, appunto, da cui sono partita”, spiega la Dott.ssa Acquaviva. Secondo l’esperta, che dà il nome anche al metodo i cinque pilastri della salute sono “la nutrizione personalizzata, l’armonia interiore, l’attività fisica, il riposo adeguato e poi l’integrazione alimentare e cosmetica”. Il fine ultimo “è trovare un’armonia d’insieme tra questi”, senza esagerare. Infatti, “il benessere non deve essere qualcosa che dobbiamo fare per forza un diktat”. Scelte virtuose, dunque, ma “tutto deve essere vissuto con leggerezza e consapevolezza. Leggerezza non vuol dire superficialità, ma portare le cose con distacco e sapere quello che è il massimo che ciascuno di noi può fare e riuscire ad aderire appunto alla versione migliore di noi stessi, ma non ad altro che non ci appartiene”.
Nel corso della giornata, Acquaviva ha dialogato di questi concetti con esperti come Gian Mario Migliaccio, sport scientist per atleti di livello internazionale, Fabio Pizza specialista del Centro ricerca del Sonno dell’Ospedale Bellaria, la psicoterapeuta Caterina Solimando, e altri specialisti come il divulgatore Matteo Salvo, Fabrizio d’Agostino presidente della Sifa e la farmacista Chiara Pastorelli, con un momento dedicato anche alla degustazione sensoriale dell’olio prodotto direttamente dai terreni del Palazzo di Varignana. Un aspetto che fa parte delle anime del resort, che include oltre a “sviluppo del business e hospitality anche la parte dell’azienda agricola- ricorda Vittorio Morelli, general manager del complesso- e da qualche mese stiamo sviluppando anche un’area medicale molto importante”, il centro medicale seguito dalla dottoressa Acquaviva, che si affiancherà alle “167 camere, sei ville di lusso, sette piscine, una spa di 5.800 metri quadri, e una parte culinaria con quattro ristoranti”. Un modo per dare “un’opportunità in più ai nostri ospiti di venire qui e di farsi anche dei trattamenti medicali importanti”.
Infatti, aggiunge il presidente del Palazzo Carlo Gherardi, qui vengono “le persone che vogliono stare meglio e che si curano della propria salute, anche giovani”, secondo il concetto di “health affiancato a quello di benessere”. D’altra parte, questi servizi sono complementari alla particolarità del luogo, immerso nelle colline del bolognese, dove “il verde si concilia il recupero dell’equilibrio, della mindfulness. Quindi l’innesto di questa parte ‘health’ si integra con tutto quello che abbiamo realizzato”. In particolare, “questa pandemia, dopo la chiusura forzata che abbiamo fatto tutti, ha portato le persone ad apprezzare molto di più la natura e molto più verde. Abbiamo notato tante persone che prima non erano venute e che sono tutte qui a cercare il benessere e il relax. È la miglior salute che uno può avere con la cultura di se stesso, tramite il verde e anche il bello”, conclude Gherardi.

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