A Cracovia alla ricerca di una fiabesca atmosfera natalizia
In Polonia, a Cracovia, basta passeggiare per le strade per ritrovarsi in un ambiente unico, dove la magia del Natale è tangibile. La seconda città della Polonia non solo è bella, ma è anche unica. La città sul fiume Vistola dei re polacchi, dei santi e degli eroi nazionali.
Dall’aeroporto di Napoli-Capodichino le compagnie low coast Easyjet e Ryanair effettuano voli diretti e in meno di due ore si è già immersi nel pieno di un mondo così diverso.
Fino al 6 gennaio rimarranno aperti i Mercatini di Natale, fra i più belli della Polonia, con tanti spazi e sorprese per i bambini, ma anche specialità gastronomiche regionali e possibilità di fare acquisti per doni con tanti oggetti realizzati da artisti e giovani artigiani. Cracovia e la sua Piazza del Mercato, Rynek Glówny, sono un luogo tradizionale di scambi commerciali sin dal Medioevo: le prime notizie dei mercatini organizzati in questa piazza risalgono alle cronache del 1310. I mercatini di Natale sono fra le ricorrenze annuali più amate sia dagli abitanti che dai turisti, perché grazie alla presenza di graziose casette di legno, nelle quali vengono organizzati gli stand, alle luci che conferiscono un’atmosfera unica e al profumo di dolciumi, di vin brûlé e di pietanze tradizionali, la piazza medievale più grande d’Europa diventa un luogo accogliente e magico. Vengono organizzate tante iniziative e spettacoli di teatro e animazioni per bambini, concerti e cori di Natale.
Nel 2019 Cracovia diventerà Capitale Europea della Cultura Gastronomica, girando per i mercatini si può avere un’idea dei piatti tipici. Per pochi Zloty, la moneta locale, si può gustare una tradizionale zuppa Zurek, preparata facendo cuocere una salsiccia bianca nel brodo vegetale e tanti aromi, oppure una baguette di pane con formaggio fuso, funghi e quant’altro la fantasia suggerisce. Da non dimenticare il formaggio pecorino affumicato oscypek da gustare caldo. Bona Sforza d’Aragona, la seconda moglie del re Sigismondo I, arrivando in Polonia portò con sé non solamente i suoi cuochi di corte, ma anche tutta una serie di verdure quali: il prezzemolo, il sedano e i porri. Le frittelle di patate servite con lo zucchero e panna si trovano ovunque. La kremowka, nota come il dolce preferito di San Giovanni Paolo II è da provare, essendo una specialità della regione. I piatti tipici sono molti e spesso più buoni di quanto possano sembrare. Ad accompagnare questi piatti un bicchiere di vino caldo brûlé non può mancare: il negozietto che lo prepara è nella piazza Mercato, situato in una grande botte di legno dove a volte si forma una lunga fila.
Cracovia è dal ’78 è inserita nel Patrimonio UNESCO ed è ricca di chiese e palazzi storici. Tra i monumenti più famosi: il Castello Reale di Wawel; il Mercato dei Tessuti; l’Università Jagellonica, l’ateneo più longevo della Polonia e la Basilica di Santa Maria.
Dalla torre più alta della Basilica di Santa Maria ogni ora un vigile del fuoco suona con la tromba la melodia più riconoscibile della Polonia: il hejnal, in ricordo del trombettista che fu trafitto da una freccia cercando di salvare gli abitanti della città di Cracovia dell’attacco dei Tatari.
A Cracovia ci sono tanti musei e gallerie d’arte, nel Museo Nazionale di Cracovia si può vedere il quadro “La dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci.
Le mostre d’arte contemporanea, sono ospitate nel Museo MOCAK, ubicato negli edifici della ex fabbrica di Schindler, dove sono state girare alcune scene del film “Schindler’s List” di Spielberg, nel quartiere Zablocie, vicino l’ex ghetto di Podgorze.
Vicino si può visitare la mostra interattiva che ci guida in questo capitolo doloroso della storia quando settantacinquemila ebrei furono uccisi dai nazisti.
Le miniere di sale di Wieliczka, a pochi chilometri da Cracovia, sono inserite nella lista del Patrimonio dell’UNESCO. Gli itinerari turistici percorrono corridoi sotterranei, grandi caverne e addirittura cappelle scolpite direttamente nel sale, come quella maestosa dedicata a Santa Kinga, dove ogni scultura, altare e lampadario sono fatti di sale. Le cave di salgemma con tortuose gallerie e stranissime formazioni di sale, sono dotate di spazi adatti allo svolgimento di conferenze ed eventi. Bellissime camere scolpite direttamente nel sale nel corso dei secoli scorsi, fantastici laghi sotterranei, maestose costruzioni di carpenteria e affascinanti sculture in sale. Tre chilometri di corridoi nei tre livelli aperti ai turisti, 800 scalini da percorrere in discesa per giungere a 135 metri di profondità. Fino ad oggi la Miniera di Sale è stata visitata da oltre 43 milioni di turisti provenienti da tutti il mondo.
Harry di Prisco
Lascia un commento