Da SoLongevity il nuovo AminoAge Plus
Gli aminoacidi sono le molecole di base che costituiscono le proteine: ciascuna proteina è infatti caratterizzata da una precisa sequenza di “mattoni” di aminoacidi, alcuni prodotti direttamente dall’organismo trasformando gli alimenti. Altri aminoacidi, che l’organismo non riesce a sintetizzare, vengono assunti con il cibo.
Sebbene in natura si trovino centinaia di aminoacidi, solo 20 sono necessari per sintetizzare tutte le proteine del corpo umano e della maggior parte delle altre forme di vita. Questi 20 aminoacidi vengono classificati in tre gruppi: essenziali, non essenziali e condizionatamente essenziali.
Le proteine animali e vegetali sono la fonte degli aminoacidi essenziali: non tutti i cibi, però, li contengono, motivo per cui viene consigliata sempre una dieta varia e bilanciata all’interno della giornata. Secondo le “Linee Guida per una corretta alimentazione in Italia”, l’assunzione di proteine dovrebbe derivare per il 55% da fonti vegetali e per il 45% da fonti animali. In generale, le proteine di origine animale sono ad elevato “valore biologico”, perché presentano un’alta quantità di aminoacidi essenziali e sono facilmente digeribili, allo stesso tempo le proteine vegetali sono invece associate a molti fattori protettivi della salute.
Ad ogni modo, la dieta può essere integrata con una supplementazione di aminoacidi essenziali in forma libera, che hanno il vantaggio di essere bilanciati e immediatamente biodisponibili.
La ricerca SoLongevity ha recentemente messo a punto un nuovo integratore nutrizionale di aminoacidi essenziali: AminoAge Plus. Si tratta di una formulazione innovativa, nata dalla collaborazione con Alessandro Orlandini, medico-formulatore e massimo esperto riconosciuto in Italia nel campo della nutrizione con aminoacidi.
“Oltre a fornire i 9 aminoacidi essenziali nella quantità di 6,5 grammi, una delle peculiarità di AminoAge Plus è di contenere 3 booster per il sostegno del metabolismo energetico, ossia 3 attivatori che rendono più efficiente l’utilizzo degli aminoacidi stessi e, di conseguenza, la costruzione di nuove proteine nei processi anabolici. Queste 3 molecole sono le componenti iniziali del Ciclo di Krebs che si attiva all’interno di ogni cellula per produrre energia: l’acido piruvico, l’acido citrico e l’acido α-chetoglutarico. In particolare, avere inserito il piruvato rappresenta una vera novità ed è un plus rispetto agli integratori di aminoacidi essenziali che normalmente si trovano sul mercato.” ha spiegato Alessandro Orlandini.
In questo modo, AminoAge supporta in modo intelligente la sintesi proteica, fornendo le componenti e l’energia per la trasformazione degli aminoacidi in proteine.
AminoAge Plus cerca di dare una risposta alle esigenze della popolazione, soprattutto over 40, che vuole mantenersi in salute o recuperarla, mantenendosi attiva a tutte le età dal punto di vista sia fisico che cognitivo. Innanzitutto, è dimostrato che la supplementazione con aminoacidi essenziali migliora la disbiosi, cioè la composizione del microbiota intestinale, con un’azione che contrasta l’inflamaging e l’invecchiamento dell’intestino, migliorando a sua volta la sintesi proteica.
La sintesi proteica diventa più deficitaria con il passare degli anni, in particolari condizioni patologiche o in determinati regimi alimentari ipocalorici o irregolari. Questo fenomeno interferisce con la fisiologia del sistema muscolo-scheletrico, ma anche con quella del sistema nervoso. La carenza di aminoacidi essenziali diventa ancor più evidente se il soggetto pratica attività sportiva in modo regolare.
AminoAge Plus è indicato inoltre in tutte le situazioni in cui si affrontano diete o si va incontro a cali ponderali, ma anche durante le degenze e i periodi di allettamento. E ancora, per le donne in menopausa, la salute cognitiva e il Long Covid.
“Come è noto, durante la menopausa la carenza di estrogeni determina una acidosi tissutale che deve essere corretta, e che favorisce la perdita di bicarbonati e calcio da parte soprattutto delle ossa lunghe. Questo porta a una rarefazione trabecolare che può determinare fratture. La supplementazione con aminoacidi essenziali diventa pertanto una necessità” spiega Alessandro Orlandini, che aggiunge: “Gli aminoacidi essenziali svolgono anche un ruolo cruciale nel mantenimento della salute neuronale e nella prevenzione del danno neuronale. Per esempio la fenilalanina e il triptofano sono coinvolti nella sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina, e l’adrenalina. Inoltre la lisina e la metionina sono coinvolti nella produzione di sostanze antiossidanti come il glutatione, mentre la lecitina e la carnitina proteggono i neuroni dai danni ossidativi. Diversi studi suggeriscono un miglioramento della performance cognitiva e una recente analisi ha correlato i livelli sierici di isoleucina, leucina e valina con un minor rischio di demenza. Infine, c’è il razionale per pensare che AminoAge possa essere d’aiuto anche per contrastare la sindrome da Long Covid”.