La sindrome dell’impostore è una condizione psicologica strettamente legata alla bassa autostima e che fa sentire chi ne è colpito in un modo ben preciso: chi ne soffre è convinto di non meritare i risultati positivi che ha ottenuto o sta ottenendo e di star ingannando chi lo circonda. Questa sindrome fa pensare di star prendendo in giro colleghi, amici e parenti facendo credere di essere capace di svolgere il proprio lavoro o di essere all’altezza delle situazioni senza che sia realmente così, e si continua a vivere in un paradosso riguardante il fatto che qualunque sia il successo che si raggiunge, questo non sarà mai abbastanza. Nei casi più gravi, porta alla nascita di problemi più gravi come il costante senso di preoccupazione, l’ansia e la depressione.

Sebbene la sindrome dell’impostore non corrisponda a nessuna particolare classificazione diagnostica in psichiatria, tutte le caratteristiche che la distinguono possono generare grandi difficoltà e sofferenze: per questo è fortemente consigliato un buon intervento psicoterapeutico scegliendo lo psicologo Roma più adatto alle proprie esigenze e che sappia condurre verso un cambiamento di attitudine nel minor tempo possibile.

Da che cosa è causata?

La sindrome dell’impostore viene associata a diverse caratteristiche psicologiche ed esperienze di vita, tra cui:

  • Introversione
  • Propensione a provare vergogna
  • Mancanza di supporto emotivo
  • Esperienze familiari conflittuali
  • Carattere con tendenze ansiose
  • Bassa autostima
  • Tendenza ad un eccessivo autocontrollo in base ai segnali sociali di ogni situazione

Oltre a questi, una delle principali cause della sindrome è il desiderio incontrollato di mostrare agli altri il proprio intelletto: quando questo intento fallisce perchè si commette un errore ci si sente automaticamente impotenti e si prova un forte senso di colpa, ansia e vergogna nei propri confronti.

Naturalmente gioca un ruolo importante anche l’infanzia: le persone che soffrono della sindrome dell’impostore, infatti, provengono molto spesso da famiglie in cui ci sono stati molti conflitti e mancanza di supporto emotivo durante l’infanzia, oltre che una carenza di comunicazione e la presenza di regole rigide che hanno portato il bambino a costruirsi una “falsa identità” che, crescendo, ha portato insicurezza sulla propria identità ed i propri risultati. Tutto questo porta chi soffre di questa sindrome a cercare di compensare i dubbi sul proprio io attraverso la creazione di un’immagine personale in costante lotta per cercare di essere all’altezza dell’immagine dell’io idealizzata.

Come affrontare e superare la sindrome dell’impostore

Questa sindrome, come spiegato in precedenza, può causare a chi ne soffre diversi problemi psicologici in vari ambiti di vita fino ad arrivare allo sviluppo di disturbi ansiosi, di personalità o depressione. Sicuramente il primo consiglio da seguire per affrontare la sindrome dell’impostore è quello di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta che, attraverso una scrupolosa valutazione della psiche del soggetto, permetta a quest’ultimo di diventare più consapevole dei propri meccanismi di funzionamento e dei propri pensieri disfunzionali. Oltre all’intervento di un professionista del settore, però, si possono attuare tante piccole strategie utili per alleviare l’invadenza di questa sindrome nel quotidiano.

Il più grande consiglio a riguardo è quello di concentrarsi solamente sui fatti anzichè sui pensieri. I fatti sono delle verità inattaccabili ed oggettive, mentre i pensieri non sono altro che il modo in cui l’essere umano interpreta i fatti stessi. Certo, è impossibile impedire alla mente di pensare e creare delle storie sui fatti che avvengono quotidianamente nelle nostre vite, ma è possibile evitare di concentrarsi su questi: ad esempio, se si pensa di aver fatto una brutta figura durante un discorso tenuto in riunione con i colleghi, è molto utile ricordarsi di non dare importanza ai pensieri personali che si hanno riguardo l’evento, ma di concentrarsi esclusivamente su ciò che i colleghi hanno effettivamente detto a riguardo.

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