La Pasqua in agenzia di viaggio segna il ritorno degli italiani all’estero. Dopo il lungo stop indotto dalla pandemia, con la primavera torna la voglia di viaggiare e di visitare altri Paesi: per la settimana di Pasqua e dei Ponti di primavera sono stati acquistati oltre 1,2 milioni di pacchetti vacanza tutto compreso presso la rete delle agenzie italiane, con un aumento dell’11% sullo scorso anno. A farla da padrone è la voglia di viaggi oltre confine, in aumento del 23% rispetto al 2022, mentre le destinazioni italiane calano del 7%.

È quanto emerge dall’indagine realizzata da CST-Centro Studi Turistici di Firenze, l’Osservatorio sul Turismo Organizzato di Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 532 agenzie di viaggio.

Complessivamente, i viaggi di primavera passati almeno parzialmente per le agenzie sono 4,5 milioni: oltre 2 milioni di viaggi organizzati almeno in parte in agenzia per Pasqua, di cui circa 553mila con un pacchetto viaggio tutto compreso, mentre per i Ponti sarebbero circa 2,5 milioni i viaggi intrapresi grazie alle attività delle agenzie, di cui 675mila con pacchetto completo. Gli italiani che si recheranno all’estero saranno circa 2,7 milioni: circa 1,2 milioni per Pasqua, e 1,5 milioni – di cui 543mila con pacchetto – per i Ponti di primavera.

Al primo posto tra le richieste di vacanza dei nostri connazionali in agenzia troviamo le capitali europee, segnalate tra le tipologie di viaggio più ricercate dal 57,9% delle agenzie intervistate. Seguono le città d’arte italiane e i viaggi in relax in crociera. Forte anche la domanda di viaggi Intercontinentali ed il mare esotico mentre un altro 15,8% di operatori segnala, tra le richieste in crescita, le destinazioni balneari dei Paesi del Mediterraneo.

Il ritrovato entusiasmo degli italiani per i viaggi oltre confine fa emergere, tra le destinazioni del “corto raggio” più richieste, la Spagna, seguita da Francia, Portogallo, Marocco, Regno Unito e Grecia. La voglia di tornare a viaggiare nel mondo, inoltre, spinge i viaggiatori a scegliere, tra le migliori destinazioni del “medio raggio” l’Egitto e Israele ma sono in quota anche Islanda, Finlandia e Norvegia, mentre per i turisti del “lungo raggio” le mete più amate sono Caraibi, Stati Uniti, Giappone, Thailandia, anche se non mancano richieste anche per India, Sudafrica, Sud America, Australia, Canada e Polinesia.

Per chi ha scelto di rimanere in Italia per le festività pasquali ed i ponti primaverili, tra le sei regioni più gettonate per una vacanza, secondo le segnalazioni degli operatori turistici, dominano la classifica la Toscana ed il Lazio, seguite da Campania e Sicilia, Veneto e Puglia. Il grande appeal registrato dal turismo culturale di primavera evidenzia, invece, tra le città d’arte preferite per un viaggio all’insegna della conoscenza Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Torino e Matera.

La buona performance prevista per la primavera segue l’andamento delle prenotazioni nel primo trimestre del 2023, che ha sorpreso in positivo gli stessi operatori turistici, nonostante i timori per gli aumenti delle tariffe e i rallentamenti dovuti al caos-passaporti. Dall’indagine emerge, infatti, che il volume delle richieste nel periodo gennaio-marzo è aumentato del +24%, un andamento sicuramente positivo ma non ancora sufficiente a eguagliare i risultati pre-pandemia. Una tendenza leggermente migliore è stata segnalata dalle agenzie e tour operator delle regioni del Nord Ovest e del Centro, a differenza del Nord Est e Sud-Isole dove l’andamento si è attestato al di sotto dei valori medi.

Se da un lato i numeri di questa prima parte dell’anno sono più che positivi, dall’altro per le agenzie di viaggio e i tour operator le difficoltà non sembrano del tutto superate. Il tema dei rincari dei servizi, segnalato dal 75% del campione, ha creato incertezza sul mercato, con un incremento medio delle tariffe dei servizi stimato in +25%, e molto più alto per gli operatori aerei.

 “Il primo trimestre del 2023 consegna una tendenza positiva al turismo organizzato – afferma il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi – dati importanti che auspichiamo riportino, nel corso dell’anno, ai volumi pre-pandemia del 2019 un settore strategico fatto di imprese che operano nel nostro Paese e ad alto tasso di inclusione di giovani e donne, offrendo un contributo determinante di oltre 13 miliardi al sistema economico nazionale. L’attenzione dovrà, perciò, restare alta nei prossimi mesi estivi fino all’autunno, poiché inflazione e crisi internazionali, innalzamento dei tassi di interesse e crisi bancarie hanno un impatto sul potere d’acquisto delle famiglie. Anche se i dati comunque dimostrano che gli italiani considerano la vacanza, il viaggio culturale ed esperienziale, come elemento fondamentale che concorre a definire la qualità della propria vita”.

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