Cipro: terra di fiori 12 mesi all’anno
Il clima mite di Cipro è una delle ragioni per visitare tutto l’anno la terza isola del Mediterraneo, territorio generoso di sorprese che scaturiscono da un mix straordinario di natura e cultura. La bellezza del suo mare, nonché lo stato di salute delle sue acque, sono cosa nota, così come molto famosi sono i suoi siti archeologici e le sue chiese bizantine affrescate, solo per citare alcuni tesori del patrimonio storico-artistico cipriota.
Un po’ meno conosciuta è, però, la straordinaria biodiversità, racchiusa in un’area poco più grande di una media regione italiana: 1.950 sono le specie vegetali presenti, 650 le tipologie di conchiglie, 250 le specie di pesci, oltre 6.000 gli insetti, 30 i mammiferi, 6 i serpenti, 11 le lucertole, 3 gli anfibi e 3 le specie di tartarughe. A questi numeri si possono sommare anche le quasi 8.000 tipologie di varietà fungine e 120 differenti specie di lumache.
E se forse nei numeri c’è poca poesia, osservando in dettaglio i dati e le informazioni provenienti dalle specie floreali, la situazione cambia immediatamente. È sufficiente leggere qualche nome per lasciare libera la fantasia, immaginare colori e profumi e farsi trasportare in un viaggio sensoriale, poetico e fiabesco: quello legato al mondo dei fiori.
Sì, perché, Cipro è in fiore per 12 mesi all’anno. Non c’è un mese in cui non si possa ammirare lo sbocciare di petali e corolle e numerosi appassionati di botanica raggiungono l’isola proprio per osservarne le numerose varietà, “utili”, per altro, per creare ottimo miele, ingrediente principe di molti dolci locali.
Pensando a una terra fiorita tutto l’anno non c’è nemmeno da stupirsi del fatto che la leggenda individui nel tratto della costa cipriota oggi chiamato Petra tou Romiou il luogo in cui Afrodite venne alla luce: d’altra parte, bellezza e fiori sono un binomio quasi inscindibile.
Tra i fiori più noti di Cipro figura la rosa damascena che dal 1917 viene coltivata, grazie a una felice intuizione del maestro elementare Nearchos Clerides: pensò che la coltivazione strutturata di questa particolare varietà con 30 petali avrebbe potuto essere una risorsa molto proficua per la produzione cosmetica e i fatti diedero ragione alla sua lungimiranza. Tra gli alunni di Nearchos, infatti, era presente Nikodemos Tsolakis, che si appassionò particolarmente all’idea apparentemente bizzarra del suo insegnante. Nel 1948 Nikodemos, diventato adulto, acquistò la coltivazione di rose damascene e da allora la sua famiglia ha fatto crescere l’attività, arrivando a creare una prospera coltivazione interamente biologica.
Lasciando in sospeso le rose damascene che, abitualmente, sbocciano a maggio e andando con ordine, vale la pena ricordare mese per mese che varietà fioriscono. Nominarle tutte è impossibile, ma individuarne qualcuna è interessante per mettere bene a fuoco, con qualche esempio concreto, la ricchezza botanica cipriota. Oltre che interessante, provare a fare un piccolo elenco legato alle stagioni è anche un po’ poetico, perché un luogo che ogni mese vede fiori differenti, oltre che bello, non può non essere gentile e aperto all’incontro. Proprio come lo sono i fiori quando sbocciano dalle gemme che li racchiudono. E non sarà un caso se Cipro è esattamente così: una terra incantevole e gentile, con una popolazione che sa essere autenticamente accogliente e desiderosa di condividere la bellezza che ha attorno a sé.
Il periodo tra gennaio e marzo riserva non poca varietà: anemoni, fiori di mandorlo, melo e di ciliegio, fresie, iris, peonie, tulipani, violette, alcuni tipi di rose e varietà meno note come l’astromeria e fiordalisi.
Oltre ad alcune specie dei mesi precedenti, tra aprile e giugno, fanno bella mostra di sé differenti asteracee, calle, dalie, fiori d’arancio, garofani, gerani, gladioli e ortensie. Senza dimenticare, naturalmente, differenti varietà di rose.
Luglio, agosto e settembre sono i mesi in cui poter ammirare, tra gli altri, alkekengi, celosie, crocosmie, margherite, felci in fiore, strelitzie e un altro fiore dalla forma particolarissima come la protea, originaria dell’Africa australe e chiamata così da Linneo in onore del dio greco Proteo, capace di cambiare forma a suo piacimento.
Nell’ultimo trimestre dell’anno, le varietà più presenti sono, infine, amarillidi, ginestre, giacinti, orchidee, edere, mimose, narcisi e le candide stelle di Betlemme.
E visto che a Cipro vale la pena andare in ogni periodo dell’anno, perché non farsi orientare proprio dai fiori preferiti? Potrebbe essere un bellissimo criterio di scelta per regalarsi un weekend lungo nell’isola di Venere, a caccia di colori e profumi floreali.
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