E’ partito il progetto “Pet therapy” all’ospedale della Gruccia, con il coinvolgimento del reparto di Oncologia e dei suoi operatori.

Il progetto, fortemente voluto dalla Asl Toscana sud est e gestito dall’associazione Gaia tramite fondi della Regione, porta gli amici a quattro zampe, accompagnati da due operatori dell’associazione, nella sala in cui i pazienti oncologici aspettano di fare i prelievi, prima di sottoporsi alle terapie. Tanta la sorpresa ieri mattina nella sala d’aspetto quando sono entrati i due cani. I pazienti si sono dimostrati felici di questa presenza che li ha alleviati dalla paura e dall’ansia.

“Abbiamo avuto una bellissima accoglienza – racconta Elena Bisconti, presidente di Gaia – Sia da parte degli operatori del reparto, che ci consentono così di lavorare al meglio, sia da parte dei pazienti. L’animale funge infatti da mediatore emozionale, soprattutto in situazioni difficili e stressanti. Per questo i pazienti hanno gradito così tanto i cani, ci hanno giocato, li hanno accarezzati. Per noi è stata una grande soddisfazione”.

Durante queste sedute, i cani rimangono accanto ai pazienti ricevendo carezze e richiedendone talvolta. Il coadiutore del cane è spettatore silenzioso. Assiste semplicemente alla magia della relazione che si crea tra paziente e cane, senza parole ma solo con sguardi.

“Il personale medico e infermieristico dell’UOS Oncologia Valdarno ha accolto con favore questa iniziativa nell’ottica dell’umanizzazione delle cure, già da anni portata avanti nella nostra struttura – conferma il direttore Alessandra Signorini – E’ appena partita questa fase sperimentale e l’iniziativa ci è sembrata incontrare il favore dei pazienti e degli accompagnatori presenti in reparto. Al termine di questa fase di sperimentazione, verrà analizzato il feedback fornito dagli utenti tramite appositi questionari”.

La Pet therapy viene già effettuata da alcuni anni negli ospedali della Asl Toscana sud est, quindi anche nel Senese e nel Grossetano, con successo e consensi. Alcuni progetti sono destinati ai pazienti, altri agli operatori sanitari.

Ci sono numerose evidenze cliniche di pazienti oncologici che hanno beneficiato di questi interventi. Gli animali possono aiutare i malati a sentirsi meno soli, combattere la depressione, ridurre lo stress e l’ansia del ricovero, offrire svago e distrazione dal dolore, migliorare la qualità del sonno. La mediazione di un animale facilita anche i rapporti di relazione e comunicazione tra malati, familiari e medici/infermieri.

Share Button