Disney•Pixar Toy Story cambia volto alla sala risonanza magnetica dell’Istituto Giannina Gaslini
Ri-immaginare gli ambienti diagnostici e di cura grazie ai personaggi DisneylPixar più amati dai piccoli pazienti: è l’idea alla base del progetto di restyling che ha trasformato la sala Risonanza Magnetica dell’Istituto Giannina Gaslini in un ambiente a misura di bambino.
L’iniziativa, promossa da “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”, ha visto scendere in campo a fianco del Gaslini, The Walt Disney Company Italia che ha accettato con entusiasmo di mettere i propri creativi DisneylPixar a disposizione per studiare appositamente un ambiente positivo e accattivante per la sala RM 1.5, dove vengono eseguiti gli esami di Risonanza Magnetica dell’Ospedale pediatrico genovese. Grazie a un lungo e minuzioso lavoro di studio, creazione e realizzazione grafica che ha visto i creativi DisneylPixar lavorare appassionatamente fianco a fianco con gli esperti del reparto di radiologia, la sala ha cambiato il proprio volto e la propria atmosfera, trasformandosi in un mondo accogliente e coloratissimo: quello di Toy Story, ossia dei giocattoli. Lo sforzo creativo DisneylPixar è però andato ben oltre l’idea iniziale, è stato infatti ideato uno story-telling, ossia una storia: si chiama “Caccia all’Alieno” ed è una sfida interattiva che sarà proposta come un gioco ai circa 8.000 pazienti che annualmente si sottopongono all’esame diagnostico.Saranno loro a individuare i nove alieni presenti nella sala di risonanza, e il gioco si concluderà con una simpatica sorpresa finale in regalo. Anche la sala d’attesa, dove bambini e i loro cari attendono il momento dell’esame sarà allietata da un quadro a tema Toy Story appositamente realizzato per creare un’atmosfera positiva.
DiaSorin Spa ha finanziato l’intervento, provvedendo all’acquisto delle speciali pellicole adesive e alla stampa.
Fin dal 12 febbraio, in preparazione dello speciale “taglio del nastro” della sala RM 1.5, i famosissimi Buzz e Woody sono venuti personalmente in visita ai bambini del Gaslini, che hanno incontrato, uno per uno, facendosi fotografare e ricreando un clima di magia Disney. La positività si è presto diffusa in tutti i reparti dell’ospedale pediatrico coinvolgendo dottori e personale specializzato in un simpaticissimo flashmob danzante che ha visto anche il corpo di volontari disneyano – i Disney VoluntEARs – ballare per la gioia dei bambini insieme ai loro amati Buzz e Woody sulle note di “You Have a Friend in Me”, la celebre canzone a suo tempo interpretata nella versione italiana “Tu Hai un Amico in Me” dall’indimenticabile Fabrizio Frizzi in Toy Story.
“Insieme, creiamo momenti che contano” è il cuore della nostra filosofia di responsabilità sociale di impresa – ha dichiarato Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia. In tutto il mondo, infatti, Disney concentra i propri sforzi di CSR verso i bambini e gli adolescenti che affrontano importanti malattie insieme ai loro cari. L’obiettivo è quello di ispirare positività, creare momenti che fanno la differenza, e generare una carica positiva grazie al potere ricreativo del marchio Disney, delle nostre storie e dei nostri personaggi. In quest’ottica, il ri-immaginare spazi in ospedali pediatrici e la creazione di esperienze Disney, come la visita di Buzz e Woody ai bambini ospedalizzati, significa per noi mettere in gioco la valenza creativa dei nostri personaggi per promuovere un “momento trasformativo”, capace di suscitare la resilienza emotiva nei pazienti. Tale cambiamento di prospettiva emozionale rappresenta il nostro contributo che va ad aggiungersi all’ottimo lavoro e alla dedizione dei professionisti che contraddistinguono un ospedale di eccellenza come il Gaslini”.
“Come Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia il nostro impegno si orienta nel rendere gli ambienti ospedalieri sempre più a misura di bambino, quella infatti che sta rivestendo le pareti della Sala RM 1.5. TESLA all’ Istituto Gaslini vuole essere molto più di una pellicola adesiva. È un filtro tra un’apparecchiatura complessa e le angosce che suscita, la dimostrazione che la speranza può fiorire ovunque: anche all’interno di un ospedale” ha spiegato Andrea Jacopo Fava Presidente “Progetto per gli Ospedali & l’Infanzia”, anche noto come “Progetto Pinocchio”.
“Il nostro gruppo opera in un segmento molto complesso della diagnosi clinica ed infettiva. Spesso l’esito di esami e test effettuati con le nostre tecnologie se da un lato permette ai clinici di identificare velocemente la patologia e il migliore trattamento per la sua cura, dall’altro irrompe in modo cruento nell’equilibrio psicologico ed affettivo dei pazienti e dei loro familiari” sottolinea Carlo Rosa, CEO del Gruppo DiaSorin e sostenitore del progetto. “Abbiamo quindi aderito al Progetto Pinocchio non solo per il rispetto che dobbiamo ai pazienti che si trovano a dover fronteggiare una malattia, ma anche per esprimere concretamente il nostro contributo alla crescita del nostro Paese anche sotto il profilo della qualità delle strutture di cura”.
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